'Svizzeri da' – Dopo gli speciali ai quali la rivista ticinese Arte&Storia ci ha abituato negli ultimi tempi, dedicati agli 'Svizzeri a Roma' e agli 'Svizzeri a Venezia', questa volta si tenta l'approccio contrario, cioè un numero che si occupa di presentare gli artisti "da" Bissone. Un piccolo borgo oggi compresso tra lago da una parte e autostrada e ferrovia dall'altra, che conserva tuttavia ancora il suo fascino discreto e un po' malinconico, grazie anche ai solidi portici e ai tigli secolari, che gli rammentano la sua storia.
Un passato ricco di personalità: Francesco Borromini – Sfogliando la rivista si scopre ben presto come queste poche case – ancora oggi Bissone conta qualche centinaio di abitanti – abbiano dato alla storia dell'arte europea un gran numero di artisti. Il più noto è certamente Francesco Borromini (1599-1667), geniale architetto della Roma barocca, rivale diretto di Gian Lorenzo Bernini. Nel volume è pubblicato un ricco saggio di Paolo Portoghesi, dedicato a una delle sue opere più importanti, la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza a Roma.
I Tencalla – La famiglia Tencalla invece puntò a nord – Germania, Austria, Boemia, Polonia – dando all'Europa architetti, pittori, stuccatori: l'ala occidentale del castello reale di Varsavia fu progettata da Costante Tencalla (anni 1590-1647), architetto principale del re di Polonia Ladislao IV, mentre Carpoforo (1623-1685) decora li castello di Cerveny Kamen in Slovacchia e il duomo di S. Stefano a Passau, in Baviera, solo per fare degli esempi.
I Gaggini e l'équipe di Giovan Battista Caratti-Orsati: nuove scoperte – E poi i Gaggini, un'intera stirpe di scultori e architetti, la cui opera può essere rintracciata tra Genova, Roma, Napoli, Palermo e si sviluppa lungo quattro secoli, dal XV al XIX. Mirko Moizi ricostruisce nel suo contributo il corpus di opere di Giovan Francesco (1683-1768), attribuendogli gran parte degli affreschi della chiesa di S. Carpoforo a Bissone. Giovan Battista Caratti-Orsati, insieme a due stuccatori bissonesi non ancora identificati, invece emerge dalle pagine di Mariusz Karpowicz come referente di un'importante équipe di stuccatori attiva nella Polonia della seconda metà del Seicento.
Terra di artisti, terra di emigrazione – Nei secoli passati Bissone non aveva molto da offrire ai suoi giovani che non si accontentavano di fare i pescatori: giovani coraggiosi, bravi artigiani e talvolta artisti geniali, che lontani da casa per anni hanno lavorato nei cantieri più importanti di tutta Europa. Questo piccolo ma aggiornato volume racconta la loro storia.
'Arte&Storia – Bissone terra di artisti'
Coordinamento scientifico di Giorgio Mollisi
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