Effetto vela – Doveva già essere restaurata. Adesso la cosa è diventata urgente. L'opera di Loris Cecchini sospesa nel parco è stata trafitta da un ramo che ne ha forato la copertura in pellicola 3m. In molti la davano per instabile. Instabile è stata invece la cima del Cedro dell'Hymalaya che la ospita: non potato, non ha retto l'effetto vela dovuto al gran vento di inizio settimana. Il ramo, non un piccolo ramo, non ha retto alla tensione e ha bucato come burro l'esile struttura fatta di uno scheletro di metallo, policarbonato trasparente e appunto di pellicola 3M.
Zona transennata – Intanto il parco di viale Milano, compreso tra la vecchia e la nuova, futura Gam, è rimasto transennato e chiuso al pubblico nei giorni successivi. Per evitare ulteriori rischi ai frequentatori dell'area verde. Il problema non è l'opera, ma la pianta o le piante. Il lavoro di Cecchini, intitolato Monologue Patterns, e donata all'indomani della XXII edizione del Premio Arti Visive di Gallarate è ben salda e non si è spostata di un centimetro. Ancorata com'è fin dalla sua costruzione prima all'albero stesso, poi a tre pali ferro tuttora presenti ma provvisori, e destinati a breve ad essere sostituiti da una opera di sostegno pensata per essere definitiva.
Un tuffo al cuore – Adesso si aspetta l'autore e i responsabili della Gam con lui decideranno se riparare, spostarla, o realizzare ex novo, un nuovo lavoro. Cecchini è stato ovviamente avvisato. Impossibilitato a venire perché in fase di allestimento di una personale altrove, ha candidamente confessato di avere avuto "un tuffo al cuore": forse più per l'opera che per l'eventuale rischio a persone o animali, immaginiamo. D'altronde la sua casetta sospesa ha dimostrato tutta la sua resistenza e la sua sicurezza anche in presenza dei gelidi venti provenienti dall'est europeo. La stessa cosa non si può dire del cedro venuto dal freddo.