Il piacere di conoscere – Un calo generale si è registrato nell'affluenza di pubblico alla 17° Giornata di Primavera del Fai. Se in totale, in tutta la penisola, si sono mosse 45mila persone, la zona di Varese ha registrato una media di 1000 visitatori. Il tempo non ha certamente aiutato, dividendo letteralmente in due l'Italia, riservando pioggia e vento a tutto il nord. E' possibile però calcolare con precisione le visite nei diversi luoghi di interesse artistico, per quanto riguarda i beni di proprietà Fai. La centrale Villa Panza di Biumo ha avuto complessivamente 918 visite; Villa Bozzolo a Casalzuigno 445; l'antico Monastero di Torba ha contato 387 ingressi, mentre sicuramente più svantaggiati sono stati Castelseprio con l'apertura del Parco archeologico e la Torre di Velate, entrambi totalmente all'aperto.
La perla varesina del 2009 – Ad incoraggiare i visitatori anche l'aggiunta da parte degli rganizzatori di quest'edizione di percorsi nuovi e stimolanti alla scoperta di alcune aree del nostro terriroio ancora poco conosciute ed esplorate. "E' piaciuta molto l'idea di aprire un intero borgo, grazie anche al supporto delle realtà del territorio, volontari e istituzioni", sottolinea Paola Piatti, responsabile della Delegazione Fai di Varese, riguardo l'attenzione rivolta quest'anno al paese di Viggiù, dove più di mille persone hanno avuto occasione di riscoprire antichi mondi, mestieri e il fascino dell'arte della scultura, a volte poco compresa. La pioggia non ha impedito nemmeno la visita, riservata agli aderenti Fai, alle cave di arenaria, punto di notevole interesse artistico.
I picchi – Viaggiando velocemente qua e là per l'Italia, si leggono dati di affluenza altissimi per alcuni beni artistici; basta vedere che 25mila sono stati i visitatori alla Cripta del Duomo di Messina aperta in anteprima dopo i lunghi lavori di restauro, oppure i 13mila al Palazzo Koch, sede della Banca d'Italia a Roma. E ancora i 20mila persone in visita al Forte Malatesta ad Ascoli Piceno.