Il segnale – Musei che vogliono entrare a diretto contatto con la vita cittadina e che non possono rimanerne estranei. Tra gli obiettivi dei Musei Civici di Varese, guidati da Andrea Campane e dal neo conservatore Daniele Cassinelli, anche quello di coinvolgere studiosi, istituzioni ed instaurare collaborazioni che permettano una buona riuscita dei progetti in parte ancora in fase di definizione. Al via venerdì 24 aprile, nelle sale del Castello di Masnago, la mostra 'L'Arte & il Sorriso', manifestazione emblema di questa dedizione dei responsabili del settore cultura, verso il patrimonio territoriale. Un primo passo verso una serie di appuntamenti che mettono in campo realtà e protagonisti di prestigio internazionale. E' Daniele Cassinelli ad esporre i progetti dei prossimi mesi.
Una mostra che mette l'arte al servizio della città.
"Con la mostra 'L'Arte & il Sorriso' si rinnova un legame, che già esisteva in passato, tra il Comune e l'Ospedale di Circolo – Fondazione Macchi, con l'intenzione di tutelare e valorizzare il patrimonio esistente sul territorio. Un pensiero attuale, ma che rimarrà base solida per i progetti futuri dei Musei Civici".
Come si sta muovendo il Comune di Varese per i prossimi eventi in campo culturale?
"Abbiamo già preso contatti informali con studiosi che si sono occupati dell'arte del territorio, di area lombarda, sia nell'ambito del Seicento, che dell'Ottocento e Novecento"
Tra gli appuntamenti in programma anche un omaggio a Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone?
"Rientra nel progetto legato al Sacro Monte, luogo che considero vero e proprio monumento cittadino. Per questo lavoro sono stati presi contatti informali con il curatore del catalogo generale di Morazzone, Jacopo Stoppa, con Francesco Frangi e Alessandro Morandotti e con un grande esperto dei Sacri Monti Prealpini, che definirei di livello mondiale, Giovanni Romano".
Il prossimo passo dopo la mostra 'L'Arte & il Sorriso'?
"In autunno vedrà la conclusione il progetto dedicato alla scultura lignea quattrocentesca in provincia di Varese, già avviato da tempo sotto la guida del mio predecessore. Una nuova mostra, prevista invece per la primavera 2010, in collaborazione con Villa Panza, realtà credibile sia per le persone che vi lavorano, sia per il prestigio dell'ente che la gestisce".