Vicini nella vita e nell'arte – Il Ticino dedica per la prima volta a Yves Klein una antologica che propone in un percorso di circa cento opere l'estetica rivoluzionaria dell'artista, capofila del Nouveau Réalisme ed antesignano del Monocromatismo. Accanto alle opere più significative di Klein (alcune provenienti dall'Archivio parigino, altre da collezioni svizzere ed estere) si trovano le 22 sculture di Rotraut Uecker, sua consorte, ma soprattutto sua compagna d'arte, a lui vicina per affinità poetica e condivisione immaginifica.
La scia luminosa di un meteorite – Chi è Klein? "La scia luminosa di un meteorite". Così lo definisce Bruno Corà (direttore del Museo d'Arte e coordinatore del Polo Culturale di Lugano) nel catalogo della mostra, per evidenziare la velocità con la quale la personalità dell'artista si manifestò negli anni Sessanta del Novecento e quanta luce abbia prodotto nel firmamento dell'arte del secolo scorso, lasciando una traccia indelebile nelle proposizioni linguistiche che si succedettero in seguito. "La carica di sensibilità di Klein, la forza trasformatrice della sua opera, la semplicità delle sue creazioni nascoste dietro ad apparenti enigmaticità, esoterismo ed ermeticità, potrebbero fornire, a ben vedere, la soluzione a questo momento di crisi e di disagio che stiamo attraversando", dichiara Corà. Eccolo qui il senso della mostra, il motivo che ha spinto l'équipe scientifica del Museo d'Arte a proporre l'opera del sensibile, dello spirituale e monocromatico Klein.
Dai monocromi ai rilievi planetari – Sono bastati otto anni. Solo otto anni per lasciare il segno, per rivelare la volontà di vivere il sogno o, come sosteneva il critico Pierre Rèstany parlando di Klein, vivere "a la minute", cioè ora e secondo i propri desideri, come se l'adesso fosse già troppo tardi per assaporare tutta la vita come si vorrebbe che fosse. Dai primi monocromi di diversi colori alle ultime opere, i rilievi planetari blu Klein (IKB– sigla del blu brevettato dall'artista stesso), scaturisce una poetica fatta di passaggi significativi, sentiti, ricercati, prima che studiati. Dai monocromi, simbolo di una idea di unità assoluta in una perfetta serenità, in cui il colore ha una propria vita autonoma, Klein è passato all'Epoca Blu, contraddistinta da quadri completamente blu, impregnati di una valenza quasi immateriale, e da sculture e spugne imbevute della sensibilità del blu. A seguire gli happenings, come le Antropometrie, le Cosmogonie e le Pitture di fuoco, e quindi i Monogolds, opere che reintroducono l'uso del colore, ma soprattutto vedono l'introduzione dell'oro capace di conferire eternità ad un oggetto, immaterialità a ciò che è invece è materiale. Ed infine i rilievi planetari, cioè delle carte geografiche in rilievo che simulano la superficie terrestre ovviamente blu: visione che Klein ebbe della terra e che l'astronauta Gagarin avrebbe confermato in seguito rivelando che "vista dallo spazio, la terra è blu".
"Yves Klein e Rotraut"
Museo d'Arte Lugano
Via Riva Caccia, 5
Lugano (Svizzera)
Inaugurazione: venerdì 15 maggio ore 18, sala Conferenze del Museo d'Arte
Durata: 16 maggio-13 settembre 2009
Orari: da martedì a domenica ore 10-18 (orario continuato); chiuso il lunedì (eccetto l'1 e il 29 giugno)Ingresso:
intero 12 Fr. (8 Eu.)
ridotto, AVS e over 65 8 Fr. (5 Eu.)
gruppi e studenti 17-25 anni 8 Fr. (5 Eu.)
ragazzi fino a 16 anni 0 Fr. (0 Eu.)
Informazioni:
Museo d'Arte, Riva Caccia 5, CH – 6900 Lugano
Tel: +41 (0)58 866 7214, Fax: +41 (0)58 866 7497
E-mail: info.mda@lugano.ch, Sito: www.mda.lugano.ch