Sguardo al futuro – Due spazi distinti in un ambiente unico. Due artisti diversi si scoprono affini nella nuova, doppia personale, allestita da mercoledì 3 giugno alla Galleria Scoglio di Milano. In mostra le opere mature del versatile artista varesino Giorgio Vicentini, accostate per l'occasione, alla delicata pittura dell'amica e collega Giovannna Fra, artista di Pavia. "E' un progetto comune che spero continui in futuro", esordisce l'artista varesino, soddisfatto del nuovo connubio.
Giorgio Vicentini sviluppa con rapidità nuove idee, si dedica con sincerità alla pittura astratta alla quale accompagna, ormai da tempo, la sperimentazione scultorea. La scultura riscoperta negli oggetti quotidiani reinventati e riadattati a situazioni che si creano nel momento stesso dell'ideazione. Installazioni, performance e tanta voglia di dare, di esprimere con semplicità concetti non immediati.
Le cose giuste – "Sono arrivato al martirio della superficie in queste opere più mature", spiega Vicentini, "metto nello spazio le poche cose che servono, le poche cose giuste che abbiamo".
Accompagna i lavori di Vicentini esposti in galleria un intenso testo di Claudio Cerritelli nel quale si legge: "Nei cicli di opere degli ultimi dieci anni Giorgio Vicentini ha sperimentato la sua dinamica scrittura visiva con lampi di immagini che non si limitano a contenere il già visto, esprimono piuttosto il desiderio di inventare scintille di colore non ancora conosciute". Il critico sottolinea anche l'abilità manuale di Vicentini: "Gli scivolamenti del pigmento sono l'essenza del dipingere, ciò che conta è la verità intuitiva di ogni acrobazia spaziale, lo stato di sospensione tra valori di luce differente, dal chiarore lattiginoso all'oscurità enigmatica. Nelle ultime opere il ritaglio del colore indica la preferenza per forme che sembrano in attesa di precipitare nel vuoto, e proprio per questo nessun equilibrio è dato per scontato".
Sensibilità estrema – Onestà e semplicità volte all'astrazione. La destrezza della pittura di Vicentini viene affiancata a Milano ad un'altra raffinatezza pittorica, uguale e diversa. "Giovanna Fra è un'amica", dice Vicentini, "quest'artista di Pavia è una di quelle sensibilità estreme, rarefatte, molto dolci e anche nel suo lavoro ci sono poche cose costruite nello spazio". Come scrive Luigi Sansone nel testo che accompagna l'esposizione, riferendosi ai lavori su carta realizzati da Fra: "Sono opere dai segni essenziali e minimalisti che colpiscono per la loro freschezza, in cui l'artista esprime la volontà di iniziare da una tabula rasa per elaborare una sua visione interiore basata sulla purezza assoluta del segno: segni impalpabili, eterei che riflettono anche echi di crisi esistenziale e ribellione contro espressioni convenzionali dell'arte". Il critico sottolinea anche il ruolo del colore, fonte di riflessione e materia prima della produzione di Giovanna Fra: "Per Fra ciò che più conta è il colore, ella fa attenzione alle trasparenze, agli effetti di luminosità, alle sfumature: inventa continuamente il colore e lo trasforma. Con il colore ella esprime il finito, l'infinito, la sospensione dell'inesprimibile. Siamo alla smaterializzazione più totale della materia pittorica che acquista la leggerezza di ali di farfalla (…)".
La qualità e la cifra stilistica del connubio nato nella galleria Lo Scoglio, rimangono ben distinte.
Le opere sono esposte in due spazi diversi in cui una 'lieve' distanza materiale, interrompe la poesia che li lega.
Mostra "IN DUE"
opere di Giovanna Fra e Giorgio Vicentini
fino al 26 giugno
da martedì a venerdì: dalle ore 17.00 alle 19.30.
(o su appuntamento)
Galleria Scoglio di Quarto,
via Ascanio Sforza 3, Milano
tel. 3485630381 -0258317556
info@galleriascogliodiquarto.com www.galleriascogliodiquarto.com
testi di Luigi Sansone e Claudio Cerritelli
Progetto e allestimento: Gabriella Brembati