H20 – Una formula semplice e quanto mai efficace per riassumere il senso dell'ultimo lavoro dell'artista Giugi Bassani. Qualche mese fa l'idea di realizzare un'opera immensa da collocare all'aperto, per celebrare il solstizio d'estate, ma soprattutto per rendere omaggio al lago. In fase di ultimazione dell'opera, parliamo con l'artista per farci spiegare come nasce questo progetto e come procede il lavoro.
Giugi, cos'è H2O?
"E' l'installazione a cui sto lavorando, da due mesi ormai. Si tratta di un'opera che ho voluto realizzare con materiale di recupero, in particolare con le bottiglie di plastica blu dell'acqua. Il progetto prevede di innalzare 7 colonne, alte 2,50 m e larghe 35 cm, interamente realizzate con circa 3000 bottiglie di plastica. Per procurarmi il materiale ho fatto affidamento sulla collaborazione della gente".
In che modo hai chiesto al pubblico di aiutarti in quest'opera?
"Innanzitutto ho avuto l'appoggio del Comune di Luino che mi ha aiutato a divulgare la mia richiesta, poi abbiamo fatto uscire l'annuncio su alcuni giornali e abbiamo diffuso parecchie locandine in giro per il territorio."
E qual è stata la risposta della gente?
"Da non credere ai propri occhi. Sono letteralmente immersa da bottiglie blu. Per me è una soddisfazione immensa. Hanno risposto davvero tutti al mio appello: da Luino, Maccagno, dalla Valcuvia, da Novara. E' tutta gente che non mi conosce, ma che ha deciso di darmi fiducia e di credere in questa missione. Alcuni mi fanno trovare le bottiglie addirittura fuori casa perché sanno dov'è il mio studio. La maggior parte, invece, si è recata appositamente nei punti di raccolta che avevamo concordato col Comune".
Si aspettava una partecipazione simile?
"Devo dire che ero abbastanza fiduciosa. Credo nella sensibilità della gente e nella loro voglia di fare. Basta chiedere con semplicità. Grazie a tutte queste persone la mia installazione sarà davvero un'opera corale e questo la arricchisce notevolmente di significato."
La sua opera ha anche un'intenzione educativa?
"Sì, lo scopo è di celebrare la cultura del riciclo ed acuire la sensibilità del cittadino verso la raccolta differenziata e l'informazione ecologica. Con H2O porto il riciclo nell'arte, racconto la poetica dell'acqua, ambisco farne "cibo " per la mente e l'anima".
Qual è il concetto alla base di quest'installazione?
"L'opera vuole essere un omaggio al " nostro lago " e all'acqua quale elemento vitale. Le bottiglie blu richiamano ovviamente questo elemento, sia per il colore che per la loro funzione. L'obiettivo è di riscattare un materiale come la plastica e trasformarla in cristallo, grazie al riflesso della luce sul lago che la attraverserà. Il materiale è stato modellato da me in tutto questo periodo e le bottiglie si trasformeranno in splendide farfalle".
Quanto conta la dimensione pubblica in quest'opera?
"Moltissimo, è la sua essenza direi. Innanzitutto per il coinvolgimento di tutti nella messa a disposizione del materiale. Sono loro infinitamente grata e colgo quest'occasione per ringraziarli sin da ora. L'installazione, poi, collocata all'aperto, nel giardino di Palazzo Verbania, si presta all'interazione con la gente: lo spettatore, come in un tempio greco, potrà passare fra le colonne, toccarle, immergersi fisicamente nell'opera d'arte. Infine, sarà donata la pubblico un pezzetto di opera per esprimere il mio grazie".