della Mud Art Foundation
Estrosità – Sette artisti si confrontano in un nuovo spazio espositivo. "Il più profondo è la pelle" questo il titolo della mostra che unisce e fa dialogare giovani e giovanissimi artisti contemporanei. Opere originali che scandicono il tempo della visita, che si accumulano discrete ad una parete, che pendono – come nidiate di uova – dal soffitto. Cenere che crea pittogrammi; stoffe ricavate da scampoli colorati e multiforme; plexiglass che stampa disegni e sovrappone idee, pensieri e grafie perfette; video che scorrono veloci; un asinello che nasce dal mosaico dove le tessere si mescolano ad antichi inchiostri; il sasso delle taniche; un moderno pozzo in pietra ed, infine, anche un carillon che suona sfiorando una pianta viva.
Macchine utili o inutili (alla Caldér), ma anche, più semplicemente ricordi di vita che si intrecciano alla memoria collettiva.
Nel luogo – Sette 7 installazioni site specific di altrettanti giovani artisti – Mario Apone, Jurij Atzei, Alessandro Di Pietro, Gianni Moretti, Daniela Novello, Elisabetta Novello, Daniele Veronesi. Opere dove la pelle delle cose è la via che conduce alla dimensione poetica; la pelle diventa la superficie sulla quale tutto si evidenzia, il paesaggio reale del nostro stare al mondo sulla quale corre la responsabilità vera di ciò che siamo, e non il profondo o l'attraente lato oscuro, su cui si costruisce l'apparente grandiosità umana.
Uno spazio versatile e capiente ospita e dona leggerezza – anche grazie alla luce – alle opere esposte. In un luogo periferico della metropoli, vicino ai nuovi spazi dedicati agli studenti – come il Nuovo Politecnico e la nuova sede della Triennale di fronte all'ateneo – si trova la Mud Art Foundation. Diretta da Donatella Nani e Matteo Radaelli, è un'organizzazione, senza fine di lucro, dedicata a progetti per l'arte contemporanea.
Dalla terra – Mud, come nel significato primo della parola inglese, cioè "fango", è un progetto pensato come sostanza di base, terreno fertile, ricco di elementi che nel loro insieme sono in grado di produrre opportunità: le sue attività si sviluppano intorno a centri di interesse che diventano tali per affinità di sostanza e di forma; per necessità. Mud si propone ora, con questo primo progetto espositivo, come nuovo spazio per la pubblicazione, il sostegno e il dialogo dedicati alla produzione d'arte del contemporaneo. La pubblicazione fino ai primi anni del 2000 di "That's Art"(mensile tascabile, guida e commento all'attività delle gallerie milanesi), e l'organizzazione della mostra "Cantieri dell'arte, 14 artisti e uno spazio industriale" (a cura di A. Madesani, ex Cartiere Binda, Milano, 2004), sono le esperienze che hanno portato Donatella Nani a confermare il proprio impegno per l'arte contemporanea e a creare nel 2006 la Mud Art Foundation.
Spazio in divenire – Mud ha pubblicato nel tempo il primo libro d'artista di Luca Bertolo; ha inoltre avviato con Giorgio Maffei, il progetto per la creazione di un archivio consultabile on line (www.mud-artfoundation.org) dedicato ai libri d'artista che raccoglie alcune tra le più grandi opere internazionali realizzate dagli anni '60 ad oggi partecipando anche ad alcune importanti mostre sul tema.
L'iniziativa espositiva in corso fino al 19 giugno prende avvio da un'idea di M. R. Pividori, art director di 10.2 ! International research contemporary art, che da anni svolge una meticolosissima attività da talent scout sul territorio italiano per quanto riguarda la produzione artistica e la critica e la teoria dell'arte relativa al contemporaneo.
Accompagna la mostra, un catalogo a cura di Antonella lozzolino e Donatella Nani.
IL PIÙ PROFONDO È LA PELLE
29 maggio – 19 giugno 2009
Milano, Mud Art Foundation (via Porretta 60)
Orari: dal martedì al sabato, dalle 16 alle 19. Chiuso domenica e lunedì.
Info: www.mud-artfoundation.org
Finissage e incontro con gli artisti: venerdì 19 Giugno 2009, dalle 17.00 alle 22.00
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