Ali Italiane Trionfo tricolore, 1936
Le marce multicolori – Ce lo hanno insegnato anche a scuola, negli anni fulgidi dei "percorsi interdisciplinari", che secondo Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista, la pastasciutta era l'«assurda religione gastronomica italiana». E via di questo passo, sfogliando i punti fermi, veri paletti programmatici, che "Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia… Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un'automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo…un'automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bella della Vittoria di Samotracia… Non v'è più bellezza se non
AMI Eurofighter Sim 2006 02
nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo… Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei liberatori, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna".
La bellezza dell'ingranaggio – Così il Futurismo affiancò la fiducia nel progresso, nella tecnologia e nel futuro con tutte le sue mirabolanti scoperte. Erano gli anni in cui, oltre l'Atlantico, Icaro realizzava il suo antico sogno, quello di sollevarsi dal suolo e di rimanere sospeso nel vuoto, anche solo per pochi minuti. Il novello Icaro, incarnato nei fratelli Wilbur e Orville Wright, riusciva a volare sulle ali del Flyer 1, il primo aereo a propulsione propria. A Parigi gli spiriti più temerari fremevano per Alberto Santos Dumont che nel novembre del 1906, riuscì a mantenersi in volo per circa 220 metri con il suo piccolo aeroplano di bambù e tela sostenuto da un motore del tipo "Antoinette" da 50 cavalli. La svolta decisiva doveva arrivare con il motore a scoppio. E fu un italiano,
Galleria Narciso (TO)
l'ingegnere Alessandro Anzani, nato a Gorla nel 1877, a conseguire il più importante risultato in questo campo: il 25 luglio del 1909, il monoplano di Louis Blériot attraversò lo stretto de La Manica grazie ad un motore a tre cilindri della potenza di 25 cavalli. Si trattava di un motore Anzani.
Aspiranti piloti – Nel progetto "Vola Veloce Varese", affiancherà la rassegna del Castello di Masnago, l'altra mostra a Villa Panza: "Prova a volare! La simulazione del volo dai primi aeroplani all'esplorazione spaziale", un'iniziativa ideata e curata dal Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni di Trento, che inaugurerà sabato 27 giugno, in stretta collaborazione con il FAI e con la Fondazione Europa Civiltà.
La mostra presenta diverse tipologie di simulatori di volo, dai modelli più antichi (come quello di Amedeo Herlitzka datato 1916 e riproducente il beccheggio e il rollio) a quelli più sofisticati e contemporanei, con possibilità di esperienza diretta, percorsi e laboratori didattici a tema. E se non avete mai visto un chimografo o un pannello di pilotaggio, questa è l'occasione buona!
"Prova a volare! La simulazione del volo dai primi aeroplani all'esplorazione spaziale"
Presso Villa Menafoglio Litta Panza
Dal 27 giugno / 22 novembre 2009
Tel: 0332.283960
Biglietto convenzionato per i due appuntamenti: 10 euro
Catalogo: Silvana Editoriale