Un'opera a più mani – Una sola mente per l'idea, più di cinquanta mani per la sua concretizzazione: "A mio padre", titolo del libro uscito da pochi giorni, nasce su iniziativa di una poetessa visiva, Meri Gorni che, dopo la morte del padre, decide di coinvolgere uno stuolo di artisti, collezionisti, poeti e critici, tutti grandi amici della poetessa. Ognuno a modo suo, gli autori del libro, sono stati chiamati dall'artista a riflettere, poeticamente, su un tema intimo e personale: il proprio padre, appunto.
Ritratti di padri – Artisti rinomati come Emilio Isgrò, Stafano Arienti, Marzia Migliora, galleristi ormai storici come Luciano Inga Pin, critici d'arte contemporanea come Francesco Tedeschi, in tutto una cinquantina di autori, si sono cimentati in questa ardita, ma interessante, esperienza. Tra loro, anche un artista di Varese, Luca Scarabelli, che racconta di aver apprezzato molto l'invito e di essersi messo "nei panni di un bambino a cui la maestra ha chiesto di scrivere un tema con soggetto suo padre. Il linguaggio che ho usato", continua Scarabelli, "è quello di un adulto, ma il senso è un po' quello del bambino che guarda a suo padre con grande ammirazione, prospettiva, sentimento di vicinanza, ironia…ecco sono partito da queste idee per farne, brevemente un ritratto". L'invito a collaborare è andato agli amici più cari di Meri Gorni "alle persone", come spiega lei stessa, "che incontravo alle mostre, ai reading o più semplicemente, a cene da amici".
L'importanza della parola – A fare da collante, dunque, l'amicizia e l' elemento fondamentale delle opere dell'artista, ovvero la parola: nelle sue performance, installazioni e video, la parola, scritta o letta, ha sempre ricoperto un ruolo predominante per l'artista, così come la collaborazione con poeti o altri artisti ha spesso caratterizzato molti suoi lavori. Un esempio è "Colonna di Parole", una raccolta di libretti di poesia con un'immagine, stampati e rilegati dall'artista stessa. Un lavoro durato nove anni: l'artista invitava i poeti a scrivere delle poesie per questo progetto e gli artisti a produrre o cercare un'immagine che più si avvicinasse alla poesia. "Colonna di parole", afferma l'artista, "mi ha permesso di incontrare e conoscere tantissimi poeti, italiani e stranieri".
Arte, parola e amici – Come nella vita quotidiana, così in un momento di intenso dolore come può essere la perdita del proprio padre, Meri Gorni si è rivolta allo strumento della parola, al supporto dell'arte e al sostegno di amici e colleghi. "Questa raccolta", continua l'artista, "risponde al desiderio di scambiare un'esperienza di vita – alla quale, di solito, ciascuno reagisce chiudendosi in sé – cercando una risposta capace di lenire il senso di solitudine che ogni morte arreca". Flash, aneddoti, testimonianze su ogni padre fanno di questo libro un grande strumento di conforto, un racconto a più voci, "un libro d'artista" conclude Meri Gorni, "una sorta di scultura, un'idea che ha preso le forma di un libro".
Meri Gorni, "A mio padre"
Campanotto Ed.
euro 16,00
(Autori. Poeti: A. Alleva, A. Bellocchio, F. Buffoni, C. M. Conti, P. Cappello, M. Cucchi, R. Dedenaro, G. Fantato, N. Gardini, A. Giappi, M. Gualtieri, V. Lamarque, A. M. Long, R. Lo Russo, A. Merini, G. Neri, F. Pusterla, S. Ramat, T. Rossi, T. Salamun, M. Santagostini, P. Semolic, G. Sissa, M.B. Tolusso, P. Valduga, C. Viviani, V. Zeichen, E. Zuccato. Scrittori: M. De Rachewiltz, A. Ebrahimi, I. Landolfi, R. Madera, V. Marinetti, S. Palombi, L. Ravasi. Galleristi: L. Inga-Pin. Collezionisti: F. R. Allamprese, V. Camerino, P. Della Grazia, G. Setari, T. Setari. Critici: S. Agosti, F. Comisso, A. Kohlmeyer, E. Longari, L. Parola, M. Robecchi, L. Safred, F. Tedeschi. Altri figli: R. Bellintani, F. Cavaliere, M. Dova, S. Gisone)