Erika La RosaErika La Rosa

Un addio meditato – 'Purtroppo sono venute meno le condizioni per una serena e proficua collaborazione. La stima per il lavoro di Flaminio Bertoni rimane immutata e la dott.sa Erika La Rosa augura all'Associazione Internazionale Flaminio Bertoni di continuare felicemente il lavoro di promozione e studio di questa importante figura che merita il giusto riconoscimento', recita la comunicazione ufficiale delle dimissioni di Erika La Rosa dal ruolo di Direttrice del Museo Bertoni. Una decisione presa lo scorso 16 maggio, ma resa nota qualche giorno fa.

Cosa è cambiato – Tre anni impegnata nella costituzione del Museo e altri due come Responsabile Scientifica della collezione: "Un bilancio positivo. Un Museo appena nato che aveva bisogno di farsi vedere, conoscere, con risorse limitate a disposizione. All'inizio fascino e fatica andavano di pari passo", ricorda Erika. "Una realtà che è cresciuta su due binari, da un lato lo studio della figura del design, il restauro dei disegni firmati da Bertoni e la tavola rotonda sull'artista. Dall'altro il calenadario espositivo con mostre non dedicate a Bertoni, hanno visto il parternariati importanti".

Ricerca di identità – "Il Museo ha bisogno di fermarsi e riflettere un momento per capire dove vuole andare" – afferma Erika La Rosa – avere degli obbiettivi chiari in modo da lavorare per raggiungerli. Ogni spazio espsoitivo deve avere una propria identità, ciò che aiuta anche il pubblico a capire cosa vi può trovare. Le strade possibili da intraprendere sono molte: puntare sull'arte giovane, sullo studio più approfondito di Flaminio Bertoni, sulla collezione e l'arte che già esiste". Un ultimo pensiero rivolto ancora al futuro dello spazio espositivio: "Mi auguro che decidano di mettere alla guida del museo una persona competente, che si occupi di arte e che abbia a cuore lo spazio".