L'evento – Giunge quest'anno alla sua sesta edizione la rassegna-tributo castellanzese dedicata a Fabrizio De Andrè. Un'edizione questa ancor più significativa perché cade nel decimo anniversario della sua scomparsa e che riporta a Castellanza, dopo tempo, questa tradizione musicale. Il 6 settembre, dunque, alla Corte del Ciliegio, prenderà il via dalle ore 15.00 fino alle 23.30 una No-stop musicale ed artistica aperta a gruppi musicali, a solisti e a tutte le espressioni artistiche (poesia, pittura, racconti ecc) con riferimento all'espressione letteraria e musicale della figura umana e poetica di Fabrizio De Andrè. La giornata, promossa dalla Cooperativa Sociale Massimo Carletti, vedrà tra i suoi ospiti principali Renato Franchi & L'Orchestrina del Suonatore Jones, coordinatori artistici dell'evento. Ad arricchire la rassegna sarà quest'anno la presentazione del cortometraggio "Faber nostro" di Lino Pinna e Rossella Sabato, e con la presenza di Isabel Lima direttrice della fotografia del film. Parliamo con lei di questa sua nuova esperienza sul set:
Isabel, come è nato questo progetto? E come sei stata coinvolta?
"Il cortometraggio nasce da un'idea di Lino Pinna, il regista. Le riprese si sono svolte a Tradate nel 2008 e vi hanno preso parte una ventina di persone tra tecnici e attori professionisti. Si tratta del primo cortometraggio narrativo su Fabrizio De Andrè, ispirato alle sue tematiche e ai suoi personaggi. Il mio coinvolgimento nasce in virtù del mio legame con De Andrè: nel 1997-98 ho realizzato la copertina del suo album 'Anime salve'. Per me questa costituisce la primissima esperienza di fotografia di cinema, ma ho accettato volentieri la proposta e mi sono messa in gioco."
Dunque ti sei trovata all'improvviso a dover lavorare su un set cinematografico. Com'è andata?
"Come stavo dicendo, per me si trattava di muovere i primi passi in questo ambiente. Ero presente alle riprese e il mio lavoro si è concentrato soprattutto sul giusto studio della luce e nel fornire alcuni suggerimenti. L'esperienza mi è piaciuta moltissimo ed è stato divertente mettersi alla prova in un nuovo ambito di lavoro."
E' un'esperienza che ripeteresti, quindi?
"Certo, da subito. Se qualcuno me la proponesse accetterei senza esitare."
Ci puoi anticipare qualcosa del film, qualche curiosità?
"L'aneddoto più carino è sicuramente l'incredibile somiglianza di Pietro, l'attore che interpreta Fabrizio De Andrè da giovane. Davvero impressionante. La cosa sorprendente è che le affinità non finiscono qui: questo ragazzo è avvocato, proprio come De Andrè che aveva intrapreso gli studi in legge. E se non bastasse è nato nel suo medesimo giorno! Incredibile!"
Torniamo al tuo rapporto con De Andrè. Come è nata la copertina di "Anime Salve", suo ultimo album?
"Posso dire che è stato proprio un colpo di fortuna. A quel tempo lavoravo per un'agenzia di moda a Milano. De Andrè cercava l'immagine di una bambina da metter in copertina e la ragazza che aveva il compito di trovarla ha visto le fotografie che avevo scattato per alcuni book fotografici a dei bambini. Tra queste c'era una fotografia color seppia che l'ha colpita molto. Ha chiesto di me, ma inizialmente non mi ha detto per chi stava lavorando. Ha voluto vedere i miei lavori. Poi mi ha spiegato a cosa sarebbe servita l'immagine che mi commissionava. Davvero è stato un colpo fortunato, tra tanti fotografi aver scovato le mie immagini."
E poi ha conosciuto di persona Fabrizio?
"Sì, ha voluto spiegarmi il tipo di immagine che avrebbe desiderato per la sua copertina. Credo che lo abbia convinto anche il fatto che fossi brasiliana, perché lui amava il Brasile. Ho un ricordo molto bello di De Andrè, ha seguito da vicino il mio lavoro e ha dedicato delle sue parole al mio progetto fotografico contro la violenza sulle donne. Recitano così: 'La bellezza di una donna è uno scandalo intollerabile per chi sopravvive incatenato al mondo'. Gli sarò per sempre riconoscente."