Collezionismo privato – Gaetano Previati, Giovanni Segantini, Giovanni Fattori e Mosè Bianchi. L'arte ottocentesca affascina un ricco imprenditore ticinese che acquista numerosi dipinti. Una collezione di grande interesse che racchiude uno spaccato d'arte raffinata e complessa. La passione di Riccardo Molo per la pittura dell'Ottocento italiano era espressione della generale riscoperta che negli anni Venti si avviò sui Macchiaioli e, in generale, sulla pittura del secolo precedente. Pittura che era disponibile sul mercato a causa della dispersione post bellica di molte collezioni private. Molo effettuò numerosi tra i suoi acquisti d'arte a Milano, innanzitutto presso la Galleria Pesaro tra il 1926 e il 1928 in occasione delle due vendite all'asta della importante raccolta formata dall'industriale Giuseppe Chierichetti, contraddistinta dalla presenza al suo interno di artisti di spicco del secondo Ottocento italiano, con un approfondimento non scontato e proiettato "in avanti" nei confronti del Liberty e del Secessionismo e addirittura del Novecento italiano. Anche le frequenti e incalzanti vendite indette dalla Galleria Geri videro la presenza di Riccardo Molo tra i compratori.
Il divisionismo – Una quarantina le opere che compongono la mostra. Si parte con un bozzetto per la grande Maternità di Gaetano Previati che apre il percorso alla Züst di Rancate, un'opera di pregio esposta per la prima volta. Accanto l'opera finita, un'enorme tela in cui si coglie tutta la modernità di questo nuovo stile. Il divisionismo con tutto il suo fascino fatto di linee, filamenti di colori che si accavallano creando la magia della scena. Un miscuglio senza forma se visto da vicino, ma allontanandosi si vedono emergere le figure, la madre e il figlio abbracciati in una tenera immagine famigliare. L'intera sala del piano terra è dedicata a Gaetano Previati, del maestro ferrarese si trova anche un'insolita figura di Cristo crocifisso. Il tema sacro, ricorrente nell'attività del pittore è qui affrontato con sconcertante naturalezza, la sofferenza del figlio di Dio è tangibile, umana.
Scuole regionali – Particolarità di questa mostra è l'articolazione per scuole. Le opere esposte sono suddivise tra scuola piemontese, veneta, lombarda, toscana e napoletana. Si trova poi – sempre al terzo piano – una sezione dedicata a Guido Gonzato, pittore e amico del collezionista Molo. Nella scuola toscana emergono i due dipinti – uno ci dimensioni ridotte – di Giovanni Fattori.
L'opera più grande del padre dei Macchiaioli è La diligenza a Sesto realizzata tra 1872 e 1873; il dipinto riassume le esperienze precedenti, impostando ai nostri occhi la dialettica profonda e costante in Fattori tra la registrazione flagrante del reale e la sua decantata rielaborazione mentale, in una tessitura di emozioni e di pregresse esercitazioni formali che circolarmente riattivano e si ravvivano del confronto sul vero.
Da Fattori a Previati: una raccolta ritrovata
Riccardo Molo, collezionista d'arte tra Svizzera e Italia
20 settembre 2009 | 10 gennaio 2010
Pinacoteca Giovanni Züst
Rancate (CH)
Orario: Da martedì a sabato: 9-12 / 14-17
Domeniche durante la mostra 10-12 / 14-18
Chiuso: lunedì (tranne i festivi); 24-25-31/12; 1/01
Ingresso intero: Fr. 8.-/ € 6; Ridotto (pensionati, studenti, gruppi): Fr.6.-/ € 4,50