Viaggio nella casa dei colori – Marion Zieschank, artista di origini tedesche, si è trasferita da alcuni anni sulle montagne di Vararo, per la bellezza del luogo e la possibilità che la vicinanza al cielo le dà, secondo quanto lei stessa afferma, di ricevere ispirazione per la sua pittura.
La sua stessa casa e le sue opere oggi sono intrise del colore giallo, il colore per eccellenza del segno dei Gemelli, sotto cui Marion è nata e che lei stessa sente vicina a quelle che chiama le sue "vibrazioni dell'anima".
Artista della natura – Perennemente alla ricerca di un equilibrio con il creato, Marion non stenta a definirsi un'artista della natura. Praticante e amante delle filosofie e dei paesi dell'Estremo Oriente, dell'India del Tibet, ha trovato qui, in questa conca dell'Alta Valcuvia, un ambiente "vicino al cielo" che sente esserle d'aiuto nella vita e nell'arte.
Un'artista inserita nel movimento del cosmo, un gioco di energie che fa della sua produzione una dimostrazione di quanto il mistero delle forze che permeano la natura possano comunicare attraverso l'arte, per guidarla verso nuovi percorsi, a volte inconsci, sempre e comunque legati alla ricerca di un'ispirazione praticamente
inconscia. Una vera e propria terapia del colore, della forma e del disegno, che Marion usa per ricaricarsi, per sentirli vibrare all'interno della sua anima.
Marion confessa sorridendo che l'ispirazione le viene dalla natura, dalle lunghe passeggiate che può permettersi sui senteri che circondano la sua casa, il luogo che le regala tutte le sue energie.
Un beato isolamento che le permette di frequentare da vicino le montagne, con lunghe immersioni nel verde e meditazioni tra i fitti boschi che circondano Vararo e che si trasformano sulla tela in figure e movimenti di forme e di colori.
Temi ispirati dall'alto – Tanti sono i temi dell'arte di Marion, che affronta pittura e scultura seguendo i propri ritmi: dalla forma del corpo umano, alla figura degli animali come i cani, che ama moltissimo, tutto realizzato senza mai varcare la soglia dell'astrattismo puro, conservando o andando a cercare sempre sulla superficie della tela o nello scavo del legno una diversa ma riconoscibile forma della realtà.