Prodotto interno culturale – La cultura sarà la locomotiva dell'economia, è quanto sostengono Fondazione Cariplo e i progettisti del distretto culturale del Verbano, dal poetico nome di "Genius Laci", coordinati da Angela Viola, ex assessore alla Cultura di Comunità montana della Valcuvia, che ha tenuto a battesimo le prime fasi dei lavori, e che è diventata oggi coordinatrice del progetto. Sarà una dote di quattro milioni di euro che la fondazione, figlia dell'importante istituto bancario, metterà a disposizione per cofinanziare – per la metà della spesa – i progetti di recupero, restauro e rinnovamento funzionale di alcuni monumenti storici del territorio. L'altra metà resta in carico a chi presenta il progetto, per adesso si tratta sostanzialmente di comuni, ma il futuro non esclude i privati.
I protagonisti – Molti comuni della Valcuvia, a cui si aggiungono le significative presenze di Angera e Sesto Calende: ognuno con l'esigenza di portare sul tavolo un progetto di restauro. Tra i più importanti ed affascinanti certamente quello del convento di Azzio e della sua chiesa francescana, unica nell'alto varesotto e pesantemente intaccata dai segni del tempo.
Ultima poi in ordine di arrivo, ma non certamente di importanza, Provincia di Varese che da luglio è entrata nel progetto portando in dote non soltanto un significativo patrimonio di finanziamenti e beni da tutelare – tra cui ad esempio gli affreschi di Arcumeggia – ma anche le sue doti di comunicazione, la sua immagine e la sua fondamentale capacità coordinativa.
I passi avanti – Risale a giovedì 17 settembre – nella sala assembleare di Comunità Montana della Valcuvia a Laveno – l'incontro di Angela Viola con sindaci e rappresentanti dei comuni interessati e con qualche altro amministratore curioso di conoscere il progetto. Un faccia a faccia che è servito per presentare ufficialmente, anche se a porte chiuse, i confini di "Genius Laci", la sua missione, il senso degli investimenti che verranno fatti, il tutto secondo una rigida logica di "sostenibilità economica" perché i soldi spesi ritornino moltiplicati in termini di crescita del territorio. Nell'assemblea si è proposta la forma – la governance – che il distretto culturale avrà, del tutto ricalcata sull'organizzazione del collaudato Sistema Bibliotecario dei Laghi, basato su un'assemblea dei sindaci, con l'elezione di un presidente, di un coordinatore, la creazione di una commissione tecnica e lo stanziamento di un fondo di bilancio per le attività di gestione.
Un'organizzazione snella e sensibile ai problemi del singolo comune, veloce nel decidere ma dotata di tutte le capacità operative e organizzative che un singolo comune non potrebbe mettere in piedi con le sue sole forze.
Nel concreto – Il coordinamento di Genius Laci si occuperà quindi di creare e gestire un sistema di azioni e di progetti volti all'integrazione delle attività culturali dei comuni aderenti. Ciò non esclude ma valorizza la tipicità: non di solo cultura insomma vive il distretto, ma di ogni elemento che concorra a creare una tipicità locale, non esclusi i prodotti agricoli e le amenità naturali.
I termini – Entro fine anno i progetti presentati dovranno essere sottoposti all'approvazione della commissione di Fondazione Cariplo che ne valuterà la capacità di crescita economica, la sostenibilità, l'aderenza alla vocazione culturale del distretto. Da quel momento in poi via libera ai finanziamenti e – giocoforza – anche ai lavori.