C'era una volta la ridente Boarezzo – La globalizzazione, la modernità, la frenesia del nuovo millennio sembrano aver avuto il sopravvento sulla vita semplice dei piccoli paesini di provincia. Un destino che, nostro malgrado, sembra toccare anche alla piccola Boarezzo. Il piccolo paese immerso nella verde Valganna che oggi conta una ventina di abitanti, durante gli anni '70 e '80, ha subito numerosi cambiamenti: dal calo demografico alla scomparsa delle principali attività come l'agricoltura e l'allevamento. Spinto dalla voglia di rilanciare questo borgo, il pittore varesino Mario Alioli iniziò, nel 1985, a pensare alla nascita di un "Villaggio artistico". Un'iniziativa voluta per ricordare gli antichi mestieri e per tentare di far rivivere il piccolo borgo.
Il "Villaggio Artistico" – E così, dopo Marchirolo, Dumenza, Arcumeggia e il Rione Olona di Induno è d'obbligo annoverare, tra i borghi dipinti della nostra provincia, anche la piccola Boarezzo. Sedici affreschi dipinti da artisti delle nostre zone sono, quindi, stati collocati sulle mura delle vecchie case. Sono gli antichi mestieri e le vecchie tradizioni i soggetti delle opere, che rappresentano non solo un veicolo di promozione turistica per Boarezzo ma anche una preziosa testimonianza artistica. Passeggiando per le caratteristiche vie, incontriamo il "Contadino" forte e robusto del pittore malnatese Albino Ambrosetti, gli "Spalloni" di De Maria che rievocano la pratica del contrabbando, il "Boscaiolo" di Mario Alioli che si riposa su un ceppo. E ancora, il "Maniscalco" del De Luca, un acrilico che raffigura come venivano ferrati i cavalli, "La bottega del ceramista" di Albino Reggiori impressa sulla fontana del paese, la "Crocifissione" di Vittorio Tavernari dipinta sulla chiesina. Il forzuto "Scalpellino" di Luigi Bennati, il "Falegname" d'ispirazione michelangiolesca di Otto Monestier e il calzolaio "Ul Bagatt" di Silvio Monti, uno dei pittori più importanti di Varese.Gli "Amici di Boarezzo" – Il "Villaggio Artistico" di Boarezzo non è il frutto della sola opera del pittore Alioli ma della sinergia e della capacità degli "Amici di Boarezzo". Un gruppo di persone che, grazie alla passione e alla dedizione, ha rilanciato e valorizzato questa piccola realtà montana sia sotto il profilo artistico, sia sotto quello delle manifestazioni promuovendo sagre, feste e incontri culturali.