Arte giovane – Tradate come nuova Gotham City? Forse no, ma grazie all'arte di 7 giovani professionisti del fumetto, alcuni angoli più significativi della città sono diventati la location per inedite avventure. Un progetto curato dal comune di Tradate in collaborazione con lo Studio Kingstorm di Venegono Inferiore, con l'obiettivo di promuovere il territorio locale attraverso la professionalità dei 7 talenti fondatori della Scuola Internazionale Comix di Reggio Emilia, e insieme di fornire uno stimolo ai giovani che vogliano trasformare una passione in un lavoro vero e proprio. "La mostra nasce da una serie di considerazioni – spiega la responsabile di Kingstorm, Andreina Zatta. Da un lato la volontà di promuovere un territorio anche in tempi di crisi, dunque utilizzando al meglio le risorse economiche, dunque cercando di ottimizzare e risolvere più problematiche. Dall'altro, la necessità di dare uno stimolo ai giovani, proponendo loro delle alternative anche dal punto di vista lavorativo. Ne sono un esempio diretto proprio i 7 giovani autori protagonisti della mostra: tutti poco più che trentenni e con alle spalle diversi percorsi di studio, sono riusciti a costruirsi una professionalità, arrivando a lavorare per le più importanti Majors americane come Marvel e Dc".
Il percorso – A coinvolgere lo spettatore, lungo il percorso delle 70 tavole esposte, un vero e proprio gioco visivo, basato sul riconoscimento delle diverse ambientazioni tradatesi e sulla ricerca del dettaglio.
"Era importante che questo evento fosse strettamente collegato e fortemente sentito dal territorio" spiega Enrico Ferrara, Studio Kingstorm. "Per questo ai 7 artisti è stato chiesto di rappresentare nei propri lavori alcuni scorci della città, dove i personaggi del "Comix world" si muovono e fanno incursione in quella che è la realtà tradatese". "Ogni singola tavola non è frutto solo dell'artista che la firma ufficialmente, ma di un'attività a più mani- spiega Enrico Ferrara, Studio Kingstorm.
E' un lavoro di equipe, un lavoro che si avvale di tante figure professionali che si si devono coordinare e devono limare pregi e difetti di ognuno per arrivare ad un prodotto finale che è quello che poi vediamo in edicola.
Si passa da chi fa le matite a chi fa le chine, da chi deve eseguire la colorazione digitale e non, a chi fa i balloon e il lettering… Tanti piccoli frammenti d'arte che servono a comporre l'opera. Avendo tutte queste sfaccettature, diventa allora chiaro come questo lavoro abbia la necessità e offra la possibilità di far crescere diverse tipologie di specifici professionisti."
Workshop di successo – E se per gli esperti del settore il mercato del lavoro è sempre in cerca di nuovi talenti creativi, come si muove invece quello dei fruitori?
"Fino agli anni '90 il mercato del fumetto era tendenzialmente di nicchia, afferma Ferrara- ma, piano piano, è stato sdoganato fino a diventare un cult attorno a cui si è creato un indotto di gadjet che vanno ben oltre l'album da collezione. E' un mercato che non ha ancora conosciuto la crisi perché, seppur facendo i conti con finanze ristrette, i ragazzi continuano ad investire su tutto quello che è fantasia e creatività". Parte integrante del progetto "Tradate anno 1", sono stati i 3 giorni di workshop che hanno visto gli autori delle 70 tavole, nelle vesti di insegnanti, con lezioni teoriche e pratiche rivolte agli oltre 100 giovani provenienti dalle scuole cittadine, ma anche da Varese, Busto Arsizio e Milano che non si sono voluti perdere i laboratori realizzati a Villa Truffini.
"Un successo inaspettato – prosegue Enrico Ferrara – a testimoniare l'interesse verso l'arte del fumetto e verso questa professione. L'evento è stato infatti un'opportunità concreta per avvicinarsi a questo mondo, diversamente da tante iniziative che restano invece nascoste e di nicchia".