Le fantastiche visioni pittoriche dipinte con abilità da Daniela Nasoni arrivano fin in Spagna. Il 15 gennaio dalle ore 19.00 nei locali della Residencia d'investigadors del CSIC-Generalitat de Catalunya, a Barcellona, si terrà lo spettacolo "Janas e Dimonius" con la cantante sarda Simona Salis, l‘attrice catalana Sandra Caggioli Anieva e la partecipazione della pittrice varesina Daniela Nasoni. Abbiamo contattato l'artista poco prima della sua partenza e ci siamo fatti raccontare i retroscena di questa nuova piccola avventura.
Daniela ci puoi spiegare di cosa tratta il progetto al quale partecipi?
"'Janas e Dimonius' rappresenta una suggestiva unione tra canto, teatro e arte pittorica. Un viaggio ispirato a leggende e racconti sardi chiamati "is contus de foghile", i racconti del focolare che si tramandano dal passato, raccontati dagli avi e dagli anziani di oggi, seduti attorno a un focolare e giunti fino a noi; storie per tenere buoni i più piccoli e per dare loro, attraverso i racconti, importanti insegnamenti di vita. Il progetto ‘Janas e dimonius' è una "voce senza tempo", capace di trarre dalle antiche leggende insegnamenti "senza tempo", attuali e utili per una convivenza saggia e pacifica. Storie antiche e moderne vengono raccontate attraverso il canto e la musica di Simona Salis, a cui si unisce la narrazione dell'attrice catalana Sandra Caggioli Anieva, e l'esposizione di 21 mie opere pittoriche. Lo spettacolo propone una travolgente esperienza artistica, dove la musica sposa il teatro e si incontra con la pittura, in un'opera musicale moderna a tutto tondo.
Come sei stata coinvolta in quest'iniziativa?
"Dopo l' incontro avvenuto con Simona Salis, circa due anni fa, nel mio studio di Varese, è nata immediatamente una stima reciproca e una condivisione di intenti e prospettive riguardo al ruolo dell'arte nella società e al suo importante canale comunicativo.
Da qui, dopo aver letto e ascoltato musicalmente il suo progetto "Janas e Dimonius" ho deciso di lavorare con lei in parallelo , lasciandomi ispirare principalmente dalla sua voce cantata, dal fascino delle leggende, (che in altro modo già vanno a sfiorare il mio percorso artistico, per parlare di una vita più nascosta, avvolta nell'ombra e quindi più visibile ad un occhio sensibile) e dall'obiettivo, o sogno di poter arrivare a tutti con il proprio operare artistico".
Quali sono i punti in comune con questa cantante e come proseguirà questa collaborazione?
"Il progetto con Simona viaggia su un unico binario di idee, o se vogliamo dire di sogni, dove gli aspetti in comune si incontrano da un punto di vista evocativo, dove il racconto e la voce della cantautrice diventano motore di ispirazione per la realizzazione dei quadri. Là dove Simona porterà il suo concerto, io troverò lo spazio per l'allestimento della mostra, e là dove io porterò il progetto in spazi dedicati alle mostre, creeremo l'evento con il concerto o meglio un intervento più da cantastorie con solo voce e chitarra di Simona, come già è avvenuto il 5 dicembre al Palazzo Marcotulli di Rieti. Le opere sono dipinte su una superficie a forma di cerchio, scelta fatta da entrambe per poter parlare di una continuità che non conosce fine, dove musica, leggenda e pittura vanno a mescolarsi e confondersi in una linea che non conosce confini, volta a rappresentare simbolicamente il concetto di perfezione contenuto nel cerchio, di unità delle arti, di contemplazione di un ideale di infinito. Cerchio di luna, sole o volta celeste si confondono come leggenda e verità".
Quali opere porterai a Barcellona?
"Porterò undici lavori tondi di diametro 110×110, più dieci piccoli cerchi di 6 cm di diametro che colgono nell'essenza il lavoro, come la piccola goccia che contiene tutte le caratteristiche dell'oceano, come un piccolo sogno di oggi, nel grande sogno della vita".
Ci sono novità nella tua produzione artistica attuale?
Mi è difficile parlare di novità, forse la vera novità o meglio, il regalo che mi sto facendo per questo nuovo 2010 sia quello di rimettere in gioco e in discussione tutto il lavoro fatto fino ad oggi, ripartendo da sogni rinnovati, da progetti ancora in forma embrionale e riaprendo cassetti chiusi da troppo tempo: cosa saranno e dove mi porteranno ancora non lo so, a questa risposta c'è solo la vita. Credo molto nelle collaborazioni con persone che stimo professionalmente e umanamente, credo nella letteratura e credo nella vita sotto ad ogni palcoscenico, nell'arte capace di arrivare nei capillari della società. Per ora però posso solo conservare e nutrire un grande desiderio di ricerca e di evoluzione, con la voglia di arrivare a conoscere e scoprire la dove non sono mai stata.
"Janas a Dimonius"
Musiche e testi di Simona Salis
Opere pittoriche di Daniela Nasoni
Residencia d'investigadors del CSIC-Generalitat de Catalunya,
via Carrer de l'Hospital 64, Barcellona
venerdì 15 gennaio 2010
inaugurazione ore 19 – seguirà il concerto
l'esposizione resterà aperta al pubblico fino a lunedì 18