Lamiere sconfinanti – Dopo la pausa natalizia Fermo Stucchi torna con una interessante proposta espositiva. La mostra, dislocata sui due piani dello spazio Danseei, presenta fino al 20 febbraio le lamiere di Andrea Cereda. Abrase, aggredite, corrose, cucite, piegate e comunque sempre provenienti da rottami recuperati da discariche o da bidoni, le superfici ferrose di Cereda si mostrano in tutta la loro sregolatezza, irrazionalità e casualità, sfuggenti al controllo del loro stesso creatore. L'impulso di autonomia e libertà dei loro margini irregolari non viene limitato nemmeno dalle cornici che qui e là li inquadrano, anzi lo sconfinamento irrazionale delle lamiere si contrappone con più forza a qualsiasi tentativo di razionalità e di ordine.
Erosioni e Convivenze – "Sconfini" che titola la nuova serie scultorea di Cereda prosegue un percorso di crescita via via maturato nel tempo, passando inizialmente attraverso la figurazione, quindi attraverso l'uso combinato di legno e ferro, ed infine del solo metallo, in cui la ricerca dell'artista ha trovato la sua giusta direzione. Dalle "Erosioni", in cui il materiale ferroso viene sottoposto ad agenti corrosivi, piegato, saldato o alterato con la fiamma ossidrica, l'autore passa alle "Convivenze", alle opere, cioè, in cui elementi diversi sono costretti a coesistere attraverso coercitive suture, fusioni metalliche e sottili equilibri cromatici. Il percorso giunge quindi agli "Sconfini", a composizioni, cioè, più astratte ed istintive, forti della loro potenziale espressività materica.
Metafora dei comportamenti umani – Che si tratti delle prime composizioni o delle più recenti è comunque indubbia in Cereda l'espressione dei comportamenti umani attraverso la lamiera, una materia che, pur povera, è straordinariamente capace di comunicare. E' capace "di diventare metafora del disagio umano, del tentativo di modificare le proprie abitudini e il proprio aspetto per poter sopravvivere", come scrive Simona Bartolena, nel testo critico della mostra parlando delle "Erosioni", "o di simboleggiare le forzate convivenze di identità differenti che creano nuovi equilibri", laddove l'autrice fa riferimento al secondo ciclo, ma anche di liberarsi istintivamente dalle coercizioni, come "Sconfini" appunto suggeriscono. Ma il tutto non è immediatamente visibile: va letto gradualmente, con calma, godendo degli equilibri formali e cromatici delle sculture, per percepirne la materia, solo dopo ci si appropria dei suoi mutamenti, dei suoi significati, e delle singole storie che essa racchiude.
"Sconfini"
Mostra personale di Andrea Cereda
Spazio Danseei
Via Oriani 62 Olgiate Olona (VA)
Inaugurazione: sabato 23 gennaio 2010 ore 17
Periodo: 23 gennaio-20 febbraio 2010
Orari: venerdì e sabato dalle 15.30 alle 19 e su appuntamento
Ingresso libero
info Tel. 348 5510909 o fermo.stucchi@gmail.com