personaggi mascherati
Messa in scena o realtà? – Dal sacro al profano, dalla felicità al dolore, dalla verità alla menzogna. Le maschere che ognuno di noi può portare, o che si indossavano nell'antichità, sono al centro di una singolare proposta varesina. Incuriosire e stupire, questo l'intento della nuova iniziativa del Museo d'arte moderna e contemporanea di Varese. "Maschere impronte di cultura: gli uomini hanno bisogni comuni che mascherano in modi diversi", una mostra non prettamente artistica ma dal sentore vagamente antropologico e storico; non sono infatti esposti dipinti o sculture, ma percorsi di didattica che attraversano la storia delle maschere e del loro uso in diversi contesti culturali. Si parte con un luogo dove il travestimento è necessario: si tratta del teatro, dove si dà spazio alla fantasia e si trovano maschere per ogni soggetto e sceneggiatura. Ci sono poi dei luoghi dove la maschera è associata a riti religiosi, nella quarta sala, come ci spiega l'organizzatrice Massimiliana Brianza (Attività Sistema Museale): "Si conoscono alcune delle maschere usate per soddisfare il bisogno di trascendenza, di ricerca della divinità, oltre la vita. E il cammino prosegue nell'incontro con il lato oscuro dell'umanità che, nella difesa del territorio, pratica la guerra e incontra la tragedia della morte". Prosegue la Brianza: "In chiusura, una sala dedicata all'uomo che costruisce la storia: stabilisce le regole della convivenza con i suoi simili, crea complessi sistemi sociali, ricchi di tradizioni che tramanda ai discendenti".
A tu per tu – Previsti al Castello anche degli incontri di approfondimento, nelle domeniche pomeriggio, per tutto il periodo della mostra, a partire dalle ore 15 (su prenotazione). Il 31 gennaio i primi a 'salire in cattedra' saranno i due noti esploratori ed archeologi varesini, i fratelli Angelo ed Alfredo Castiglioni che parleranno dell'Africa, un continente che i due esperti conoscono molto bene e dove numerosi sono gli usi della maschera. Il 7 febbraio il Museo ospiterà gli esperti della Polizia Scientifica di Stato che illustreranno i propri metodi d'indagine e di ricerca; si passerà quindi dalla maschera che rende tutti uguali, alle impronte digitali che definiscono l'unicità di ogni essere umano. Il 14 febbraio, nell'incontro offerto dalla Associazione Orafi della Provincia di Varese, sarà Laura Tommaselli – una delle poche esperte italiane di storia dell'arte del gioiello – a presentare monili e gemme, descrivendone i legami storico-culturali. Il 21 febbraio Loredana Vigani, già direttrice del Museo dei Nativi Americani di Cavona (VA), parlerà di queste affascinanti popolazioni, aiutandoci a rileggere brani importanti di storia del "nuovo mondo". Il 28 febbraio, ultimo appuntamento con il sindaco di Varese, Attilio Fontana, che metterà in moto il "Domino delle impronte": oltre 3000 pezzi accuratamente numerati, ciascuno dei quali sarà personalizzato con le impronte di ogni persona che avrà partecipato alla mostra.
Altro museo, altre proposte – Anche a Villa Mirabello si punta sulla didattica; interessanti le proposte di quest'anno per le scuole. Laboratori studiati ad hoc per grandi e piccini per avvicinare gli studenti al mondo, troppo spesso nascosto, dell'archeologia. Tra le proposte troviamo una vera e propria messa in scena di uno scavo archeologico, una lunga attività che trasforma gli alunni in veri e propri esploratori: due ore di laboratorio in cui vengono realizzate analisi documentarie, fotografie, piante e cartine, vengono analizzati i reperti trovati, catalogandoli. Diverse le attività dedicate all'uso di antichi strumenti, come ad esempio il laboratorio dedicato all'uso dei colori, quello della lavorazione dell'argilla e del rame a sbalzo. Tra la ricca rosa di proposte, la possibilità per i giovani di apprendere la tecnica del disegno archeologico, la riproduzione delle scritte degli antichi romani e la realizzazione di gioielli simili a quelli usati nell'antichità. Tutti i laboratori sono a pagamento e prevedono un'iscrizione massima di 25 allievi. Ogni attività sarà condotta da un'équipe di esperti e le scuole saranno accompagnate in una visita guidata all'interno del museo. Tutte le informazioni sono reperibili dal sito del comune di Varese o presso Villa Mirabello.
"Maschere impronte di cultura: gli uomini hanno bisogni comuni che mascherano in modi diversi"
dal 29 Gennaio al 28 Febbraio 2010
Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea/Castello di Masnago
via Cola di Rienzo n. 42, Varese
Mostra e laboratori didattici
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30
Per informazioni e prenotazioni: musei.masnago@comune.varese.it;
didattica.masnago@comune.varese.it,
telefono 0332/820409
Uffici 0332-255.475/4/2 da lun a ven 8-13