Da Villa Reale a Museo dell'Ottocento – Nasce come la lussuosa dimora di Lodovico Barbiano di Belgiojoso tra il 1790 e il 1796, la Villa oggi divenuta punto di riferimento espositivo del capoluogo lombardo. Risale al 1921 la sua destinazione museale, sotto la direzione di Carlo Vicenzi. Accenni storici di quella che oggi è definita Galleria d'Arte Moderna, situata nella centralissima via Palestro. Al suo interno, un'ampia collezione di opere d'arte che ripercorrono la storia dal periodo Neoclassico fino al pieno Novecento. Un patrimonio da conoscere, un percorso che a partire dal 6 marzo, per tutte le domeniche fino al prossimo aprile, sarà illustrato dai giovani volontari del Servizio Civile del progetto comunale 'Comunicare il Museo'. Le visite guidate proposte spaziano dalla collezione alla storia dell'edificio che la ospita, fino a focalizzarsi su specifici argomenti.
Un contenitore pregiato – L'edificio, che allora si affacciava sui viali del "pubblico passeggio" nei pressi della contrada di Porta Orientale, l'attuale Corso Venezia, è stato realizzato su progetto di Leopoldo Pollack, d'origine viennese, allievo e collaboratore dell'Imperial Regio Architetto Giuseppe Piermarini a Milano. La villa in stile neoclassico, sviluppata su quattro piani, custodisce il programma iconografico ideato da Giuseppe Parini e tradotto in immagini dal pittore Traballesi, secondo un programma iconografico mirato all'esaltazione del committente. Attrazione per l'ampio pubblico è considerato il giardino che racchiude l'edificio storico immergendolo in un'oasi verde in pieno centro città. L'area verde è strutturata secondo i dettami del giardino all'inglese, primo esempio in città. Giochi nel tempo, il gusto classico delle strutture si integrano perfettamente con la libertà della natura, rovine d'altri tempi entrano nello scenario compositivo dell'ambiente ricercato e curato.
Lo sfarzo dell'arte – Nel 1920 l'edificio passa nelle mani
del Comune che lo adibisce a spazio espositivo e facendolo diventare nuova sede per quei capolavori d'arte fino ad allora conservati al Castello Sforzesco e testimoni del periodo neoclassico. L'attuale percorso espositivo ha inizio proprio con le opere dei protagonisti del periodo neoclassico fino al pieno XX secolo, documentato anche dalla presenza della raccolta Vismara, donata nel 1975 e del Museo Marino Marini, donato nel 1973. Dal '700 al Futurismo, un cammino tra i grandi e i piccoli nomi che hanno segnato la storia, tra gli altri Canova, Hayez, Piccio, Segantini, Medardo Rosso, Renoir; e così si finisce per trovarsi di fronte a quei capolavori che si è abituati ad osservare sui manuali di storia dell'arte come il Quarto Stato di Giovanni Pellizza da Volpedo o Le due madri di Giovanni Segantini.
GAM Visite guidate gratuite
da sabato 6 marzo alle ore 15.00
a martedì 6 luglio alle ore 17.30
Galleria d'Arte Moderna di Milano
Via Palestro 16, Milano
Si consiglia di prenotare
dal lunedì al giovedì (10.00-12.00, 14.00-16.00)
tel. 02 76004275
http://www.gam-milano.com/