Dieci anni di vita dedicati ai libri illustrati, una passione che guida un lavoro a due facce: da una parte la creazione del testo e dall'altra la voglia di raccontarlo davanti ai lettori, con laboratori e attività creative. Un "mestiere dello scrivere" che assorbe energie e richiede lucidità, amore e grande competenza tecnica: il segreto di un buon libro per piccoli grandi lettori.
Chiara quando hai cominciato questo lavoro?
"Ho cominciato a lavorare per i bambini presto, almeno dieci anni fa, il mio primo progetto è stato con il teatro alla Scala di Milano e da quel momento non ho più smesso, sempre di più ho dedicato tutta una parte di me al racconto illustrato, ho scritto una parte dei libri che ho illustrato: altri li ho solo disegnati, ma per me resta comunque un raccontare: dentro ogni disegno c'è una parte di me, e peso che sia giusto per chi fa questo lavoro. Ne ho fatti molti, forse una quindicina e per tutte le età, non solo per bambini. Una parte di questo sono stati scritti da Anselmo Roveda, con cui lavoro ormai quasi stabilmente. L'ultima nostra fatica è pronta è sarà dedicata agli incubi e alle paura dei bambini".
Qual'è la cosa importante quando si fa un libro illustrato per i bambini?
"Per me è sempre la chiarezza: i bambini colgono molto ma deve essere chiaro il punto di vista con cui si guarda la storia che si racconta e con cui si vuole far vedere la storia stessa. Fondamentale è la chiarezza della visuale, la chiarezza delle immagini e del testo. Per i miei libri l'importante è raccontare la storia con la mia voce, dare la mia impronta, anche se a volte questo è difficile: perché per dire le cose con la propria voce queste spesso vanno urlate. Ma la passione può essere sempre comunicata, con sincerità, e in questo non si sbaglia mai".
Che rapporto si instaura tra un bambino e un libro?
"Secondo me è una magia, il rapporto è su più livelli: c'è l'oggetto libro, che ha forma e odore, poi c'è il rapporto visivo e quello con il testo, è un mondo vasto e complesso. I bambini imparano a guardarlo in tante prospettive: e lavorando con i bambini questi livelli si colgono tutti".