Un tesoro tra gli scaffali – Sappiamo quanto la Biblioteca di Busto Arsizio da sempre riservi un'attenzione particolare per promuovere la lettura nei bambini e nei ragazzi. Questa volta sarà una mostra a favorire l'incontro con una dei maggiori capolavori della letteratura per l'infanzia: Pinocchio di Collodi. Pensata in concomitanza con lo spettacolo teatrale "Tutti allegramente insieme a Pinocchio", andato in scena al Teatro Sociale di Busto Arsizio nei giorni 15 e 16 marzo, l'esposizione sarà visitabile dal 19 marzo negli spazi della biblioteca. Un piccolo tesoro, tirato fuori dagli scaffali e offerto al pubblico: ben 45, infatti, sono i documenti presentati, tra edizioni storiche e saggi sull'argomento.
Dalla prima edizione al Pinocchio bustocco – La mostra si divide in più sezioni: la prima, dedicata alle edizioni più antiche, comprende i documenti più preziosi, ovvero un'edizione del 1912 de "Le avventure di Pinocchio", illustrata da Carlo Chiostri e due efficaci riproduzioni dell'edizione originale del 1883, illustrata da Enrico Mazzanti. I due disegnatori, appartenenti al mondo dei cosiddetti "figurinai", sono i primi due illustratori ufficiali dell'opera di Collodi. Mazzanti, fu l'autore della prima iconografia di Pinocchio, mentre Chiostri, con il suo segno limpido, immediatamente riconoscibile, "fu l'artista che tradusse in disegni l'immagine più profonda che Pinocchio possiede" (Antonio Faeti). Segue la sezione "Pinocchio…e dintorni", in cui il burattino si presta ad alcune interpretazioni decisamente particolari: quali "Pinocchio nuovo maciste", del 1920, in cui il nostro burattino affronta intrepido la guerra; "Pinoculus", una traduzione letterale in latino; "Pinocchio nell'altro
mondo", sempre del 1920, che presenta Pinocchio quale novello Dante mentre viaggia nei mondi ultraterreni; "Pinocchia", storia tutta al femminile e, infine, "Ul Pinochiu dul Collodi", l'originale traduzione in bustocco fatta dal poeta dialettale Mariolino Rimoldi.
Busto Arsizio (VA)