Al di là dell'apparenza –La varesina Giuliana Nocco è protagonista di una nuova mostra in centro città. Una poliedrica pittrice che negli anni ha saputo rinnovarsi e cambiare, restando sempre fedele a una grande e genuina passione per l'arte. L'esposizione che si tiene in Sala Veratti nel periodo pasquale, associa creatività e spiritualità a partire dal titolo scelto per la mostra, "Ama per vedere", tratto da un brano di S. Agostino che recita così: "Ama per vedere, non è banale quello che vedrai, non è leggero. Vedrai Lui, che ha fatto tutto quello che ami". La mostra è organizzata congiuntamente dall'Associazione VareseVive, dal Centro Culturale Massimiliano Kolbe e dal Comune di Varese. La rassegna presenta al pubblico un nutrito corpus di opere, 32 dipinti in totale che la Nocco realizza con tecniche tradizionali come l'olio e l'acrilico, ma anche con materiali particolari come colla da parati, gesso, fuliggine, carbone e vecchie corde. La tridimensionalità che questa materia conferisce ai lavori, dove anche il supporto varia in funzione delle scene rappresentate, permette all'artista di intervenire direttamente sul composto con graffi e incisioni.
Un vortice coinvolgente – Le opere della Nocco si contraddistinguono per una forte emotività che coinvolge lo spettatore. I soggetti raffigurati sono fortemente caratterizzati, i volti nascono dalle pennellate di colori contrastanti e dall'istintività che ricorda la forza della corrente informale e le scelte tonali espressioniste. Nella mostra di Sala Veratti, dalle visioni d'insieme, dove sono ben riconoscibili i monumenti varesini, si passa alla ricerca del particolare. Alcune opere si concentrano sugli occhi e sullo sguardo, una scelta che muove dalla necessità di rimarcare come l'uomo possa vedere la bellezza, ricercarla e scoprirla nelle cose
quotidiane. Un invito, quello che l'artista fa al pubblico, ad osservare la vita con uno sguardo rinnovato che conosca lo stupore e la meraviglia. Nelle opere della Nocco, oltre alle scelte tonali e alla resa tecnica, si aggiunge anche l'uso della luce che anima le raffigurazioni e indirizza lo spettatore. "Il mio modo di dipingere è irruente, a grandi pennellate che seguono direzioni diagonali o cerchi concentrici o archi che si congiungono o si separano, senza definire troppo le forme; prediligo i grandi formati perché mi sento più dentro il lavoro" scrive la stessa artista.
Forme d'espressione – Esperta in diverse tecniche, Giuliana Nocco, dopo aver frequenatato il Liceo Artistico di Varese si è laureata all'Accademia di Brera e si è specializzata su più fronti: disegno figurativo e anatomico, affresco, pittura ad olio ed acrilico, pittura murale, decoro di vetrate istoriate, acquarello, decoro su legno, pittura su porcellana e scultura in creta. A partire dal 1991 ha partecipato a mostre e premi organizzati nella nostra provincia e ha realizzato laboratori e attività con i bambini. Nel 2008 era stata già ospite in Sala Veratti con una mostra di dipinti a soggetto sacro e lo stesso anno ha partecipato alla XIII Biennale di arte sacra contemporanea, presso il Santuario di San Gabriele, all'Isola del Gran Sasso d'Italia.
Arricchisce la mostra varesina un interessante evento collaterale: il 31 marzo alle ore 21.00 si terrà una conferenza sul tema "Il sacro nella Storia dell'Arte" a cura di Maria Antonietta Crippa, ordinario di Storia dell'Architettura al Politecnico di Milano, direttore Scientifico dell'ISAL (Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda), Membro della Commissione d'arte sacra della Diocesi di Milano.
Giuliana Nocco. AMA PER VEDERE
Dal 27 marzo al 11 aprile 2010
Sala Veratti, Varese
Inaugurazione sabato 27 marzo ore 11.00
Orari: da martedì a domenica 9.00 – 12.00 / 14.30 -18.30 – Ingresso gratuito
Info: IAT Varese, via Romagnosi 9
tel. 0332.281913/286056