durante la fuga in Egitto
Festeggia con un bel libro – "Arte e Territorio. Restituzioni 2001 – 2005" è il titolo del volume che la Fondazione della Provincia di Lecco onlus si è regalato – e ha regalato al pubblico – per i suoi primi cinque anni di attività sul fronte dei finanziamenti per il restauro di opere d'arte. E a sfogliare le sue oltre trecento pagine, si resta davvero sorpresi per la bellezza e la consistenza degli interventi documentati. In decine di chiese parrocchiali – più di un terzo di quelle della Zona pastorale di Lecco, altre in diocesi di Como e Bergamo – e in parecchie altre chiese minori, sono tornati all'originaria bellezza affreschi, tele, statue, vetrate; sono stati riportati a nuovo splendore portali e facciate di edifici, pavimenti e coperture, organi e viae crucis; hanno ritrovato funzionalità campanili e campane, confessionali e ogni genere di suppellettili liturgiche. E in tempi di funeste e deprimenti notizie – come il recente crollo di una parte della galleria Traianea della Domus Aurea – volumi come questo sono davvero un balsamo di sollievo.
A spasso nel tempo e nello spazio – Il volume, curato da Giovanna Virgilio e Angelo Borghi, vede le presentazioni di Mario Romano Negri e di Mons. Bruno Molinari oltre
che le prefazioni di Simonetta Coppa e di Ede Palmieri della Soprintendenza di Milano. Le schede critiche, firmate da Giovanna Virgilio, ci accompagnano attraverso capolavori d'arte disseminati tra Lecco e Rovagnate, passando per Varenna e Osnago. Prezioso e molto approfondito è l'affondo storico-critico riservato ad ogni opera esaminata, corredato da bibliografia specifica e da belle immagini fotografiche. Le schede propongono approfondimenti su opere d'arte, complessi architettonici e percorsi espositivi che costituiscono una significativa campionatura della produzione diffusa nel Lecchese, nel periodo compreso tra la fine del XIV secolo e l'inizio del Novecento.
dalla croce
Bellezza ritrovata – Né mancano brevi cronistorie per ogni opera catalogata che danno conto degli interventi di restauro finanziati dalla Fondazione. E le sorprese davvero non mancano: sono documentati dipinti di Carlo Francesco Nuvolone (Riposo durante la fuga in Egitto), di Giuseppe Nuvolone (Gloria della Madonna), del Legnanino (Sacra Famiglia con Sant'Anna) e di Pietro Molciani (Deposizione dalla Croce), erede ed interprete della tradizione tardo barocca di Filippo Abbiati, Andrea Lanzani e Stefano Maria Legnani. Molti gli inediti ed altrettanti i temi aperti a futuri approfondimenti, riguardanti le numerose opere gravitanti in ambito lombardo e in attesa di ulteriori precisazioni attributive (si vedano il problematico San Nicolò di scuola lombarda, sec. XVII; la Gloria di san Bernardino avvicinata ai modi del Cerano e del Morazzone e l'interessante trittico ad olio nel quale gli studiosi vedono suggestioni tra Leonardo e Zenale).
Percorsi d'arte: ecco le tappe – Ma non è tutto. Se avete buone gambe e tanto fiato, tenetevi pronti per alcuni percorsi all'insegna dell'arte e della storia, tracciati nelle numerose località segnalate nel volume: tanti i beni archiettonici freschi di restauro come il Santuario della Madonna delle Lacrime di Lezzeno di Bellano, il Santuario della Madonna del Bosco ad Imbersago, l'antica e solitaria Chiesa di Santa Margherita a Casargo e la Casa del Pellegrino di Civate, affrescata con scene di caccia e di svago cortese che rivelano non pochi confronti con gli affreschi del Castello di Masnago. Queste e molte altre opere documentate restituiscono un'immagine ricca e stratificata di "museo diffuso" e un ricco campionario di occasioni di ricerca e di scoperta per la storia dell'architettura e delle arti. E dal quadro complessivo tracciato dalle schede emergono alcuni interessanti connotati sul fronte della fisionomia storico-artistica del Lecchese.