Renato Barilli, prof.ssa Anna Longo,
avv. Nicola Paolantonio (Direttore Fondazione)
e Preside Liceo A. Monteduro
Scuola faber – Sette capitoli per un totale di 150 pagine di rivista: subito ci rendiamo conto che quello che abbiamo tra le mani è sicuramente il frutto di un impegno già di per sé ammirevole per la mole di materiale proposto. Capiamo dunque che dietro c'è un intenso lavoro da parte di studenti e docenti, che ci viene subito confermato dalle parole emozionate della professoressa Anna Longo, a cui è affidata la presentazione del terzo numero della rivista del Liceo Artistico Paolo Candiani di Busto Arsizio. L'incontro è avvenuto sabato 27 marzo presso la Fondazione Bandera, alla presenza del preside Monteduro e del vicepresidente della Provincia Gianfranco Bottini. "Questa rivista è la dimostrazione che la nostra vuole essere ed è una Scuola Faber, non chiusa in sé stessa, ma che dà la possibilità di creare qualcosa di utile da portare all'esterno, agli altri, nella vita di tutti i giorni" dichiara Monteduro.
Una scuola aperta al mondo – Come dichiara anche l'editoriale di apertura della rivista, firmato dalla professoressa Gabriella Galfrascoli, anche questo nuovo numero vuole raccontare i legami profondi che la scuola intesse con il territorio e con le istituzioni culturali ed artistiche ed "una fitta rete di relazioni tra chi in questo liceo è presente, o è passato, e tante diverse realtà,
Ass. Gianfranco Bottini
vicine o lontane nel tempo e nello spazio". Non manca, infatti, anche in questo numero la sezione "Mestieri dell'arte" che narra le imprese di ex allievi, riusciti ad affermarsi nel mondo dell'arte e dello spettacolo, e il capitolo "Click sul territorio" che guarda appunto a ciò che ci circonda, come il Map di Castiglione Olona, la storia del Teatro Sociale di Busto Arsizio, raccontata da Giuseppe Pacciarotti, la Fondazione Pomodoro a Milano, in un articolo di Eva Alessandrini.
Arte, plastica e riciclo – Uno dei temi approfonditi in questo numero vuol essere una sorta di "elogio della plastica", che costituisce il filo conduttore soprattutto della sezione di apertura "il mondo dell'arte e degli artisti": troviamo, infatti, approfondimenti su artisti che hanno fatto di questo materiale il centro della propria ricerca: le sculture gonfiabili di
Franco Mazzucchelli , l'intera produzione di
Enrica Borghi, le installazioni del collettivo artistico
Cracking Art. Proseguono sulla tematica altri articoli sparsi tra le pagine della rivista: la tesi di laurea di Annalisa Cattaneo dedicata all'architetto e ricercatore
Ugo La Pietra che nei suoi disegni affronta il rapporto tra individuo e ambiente, i gioielli in plastica della designer
Wanda Romano. Altro argomento sviluppato è il mondo dello spettacolo, nelle sue diverse sfaccettature, tra cui spicca una interessante intervista a
Federico Moccia e un ispirato intervento di
Bruno Bozzetto. A completare questa ricchissima panoramica sul mondo dell'arte, non poteva mancare la "vetrina del liceo"che presenta progetti, laboratori, attività, portati avanti nel corso dell'anno e che tocca il suo vertice
R.Barilli, N. Paolantonio e
Preside Artistico Monteduro
nell'incontro emozionante con il Presidente della repubblica Giorgio Napolitano, avvenuto in occasione della premiazione al Quirinale del video realizzato dagli studenti in omaggio alla testimonianza di Liliana Segre sulla Shoah.
Voto: 10 e lode – Non possiamo che congratularci con questa esaustiva rivista d'arte che può tranquillamente reggere il confronto con altri prodotti editoriali del settore. Crediamo che il suo punto di forza risieda nell'offrire uno sguardo ai grandi scenari e protagonisti della storia dell'arte e dello spettacolo, così come alle realtà più vicine ma spesso sconosciute. Il tutto imbastito attraverso un'impaginazione grafica davvero accattivante, giocate questa volta sul colore indaco, in cui il testo appare spesso inclinato o ruotato rispetto alla pagina, proprio per abituare il lettore a "insoliti punti di vista, per abituarci a scrutare oltre la prima impressione". La rivista ha ricevuto anche il plauso del critico d'arte Renato Barilli, chiamato ad intervenire sul movimento del nuovo futurismo, a cui nella rivista è dedicato un articolo del professore Graziano Cattini. Il critico ha apprezzato soprattutto la scelta di dare molta importanza alle immagini e di non far prevalere il testo, come accade solitamente. Insomma, non potrebbe esserci apprezzamento più significativo, a cui anche noi ci associamo, augurando vivamente la continuazione di questo ottimo progetto editoriale.