'Sospensioni', opera di Tedesco'Sospensioni', opera di Tedesco

Un concentrato di energia  – Nella ventina di dipinti esposti al Centro d'Arte saronnese, protagonista indiscusso è  il corpo, soprattutto quello femminile, dal quale Mennato Tedesco, gorlese d'adozione, è particolarmente affascinato. L'anatomia umana viene immortalata sollevata da terra e in condizioni surreali, nel momento in cui diventa espressione di forza. La carta da parati, i merletti ed altri materiali, sono aggiunti solo successivamente, per generare effetti insoliti. Sono soprattuto i fondi anonimi, spazi assolutamente irriconoscibili,  ad esaltare le figure sospese o appese, rimarcarcando l'espressività del momento di energia in cui sono colti. "Sospensioni 2009-2010", ecco il titolo di un ciclo pittorico nel quale  non ha importanza il viso, ma il resto delle fattezze umane: queste parlano, comunicano stati d'animo, momenti catturati poco prima, durante o dopo atti precisi, siano essi movimento, tragedia, felicità o quant'altro.

Sfidare la forza di gravità – Sospesi nella neutralità di non luoghi e in preda a uno sforzo o ad uno slancio, i corpi di Mennato sfidano la forza di gravità, con tutte le conseguenze che ne derivano: positive in quanto si liberano dal vincolo del peso, negative perché

'Sospensoni''Sospensoni'

destabilizzano il proprio essere. "Tale forza può essere un male, ma a volte è un bene che esista", dichiara lo stesso artista.

Fase di mezzo – "Sospensioni" è un momento di passaggio ad una nuova ricerca a partire da quella immediatamente precedente: una vera e propria fase di mezzo. Dal ciclo "Anonimus", comprendente lavori in cui i corpi erano creati da foto dagherrotipiche, con nudi femminili molto forti, Tedesco è approdato alle "Sospensioni", che fanno da transito ad un ulterore serie di dipinti realizzati con acrilici, olio e tempere, nei quali, il corpo è sospinto all'apice delle sue possibilità e dove l'equilibrio  viaggia costantemente sul filo della precarietà. Le figure non sono semplicemente sospese in luoghi irriconoscibili, si trovano in bilico su corde, bacchette o cerchi. Si tratta di veri e proprio equilibristi, stigmatizzati  là dove maggiore si fa il senso di emancipazione dalla gravità e minore il senso di vincolo alla terra e alle sue regole. Ma quanto potranno sfidare le leggi della natura, saranno i loro stessi corpi a suggerircelo nella prossima mostra di Mennato.

Mennato Tedesco "Sospensioni 2009-2010"
Centro d'Arte
Via G. Verdi, 20
Saronno (VA)
Fino all'8 maggio 2010
Ingresso libero