Audioscan è pronto. Dopo un anno di lavoro d'equipe, musicisti, artisti e critici raccolgono i loro frutti.
Il grande progetto che ha coinvolto la città di Milano a partire dal 2009 vede tra gli organizzatori anche due professionisti della nostra provincia, Pietro Pirelli e Vittoria Broggini. Proprio con la curatrice della pubblicazione – che abitualmente incontriamo nelle sale del MAGA di Gallarate – parliamo dell'intera iniziativa, cominciando dal prodotto ultimo a cui Audioscan ha dato vita: una composizione musicale.
Vittoria, iniziamo dai suoni realizzati con Audioscan. Come sono nati?
"I suoni sono il risultato finale di un anno di lavoro dei due musicisti Giorgio Sancristoforo e Giuseppe Cordaro che – con un equipe di studenti della Facoltà di comunicazione musicale dell'Università Statale di Milano -hanno mappato la città di Milano, registrando tutti i suoni, in una fascia oraria giornaliera che andava dalle 8 alle 10 di mattina, di tutta la circonvallazione esterna, di tutte le 1560 strade e vie. Una volta catalogati e analizzati, i rumori sono stati pazientemente trasformati in strumenti musicali attraverso software creati ad hoc. Un'immensa opera di sound design durata sette mesi. Questa registrazione ha dato poi origine a un lavoro collettivo molto forte, che include una performance, un cd e un live. Con questi strumenti, Sancristoforo e Cordaro hanno realizzato una suite di musica ambient. Il visual artist Quayola si è occupato contestualmente della produzione dei video".
Chi ha sostenuto inizialmente quest'iniziativa?
"Il progetto è stato presentato da Sancristoforo e Cordaro insieme ad una associazione che si chiama Basemental che lavora nel campo della musica da qualche anno, e da Agon che è l'associazione di produzione musicale presieduta da Pietro Pirelli. E' stato chiesto un finanziamento alla Fondazione Cariplo che ha accettato di sostenere questo progetto nel 2009".
Quali sono stati i passi successivi alla registrazione dei suoni?
"Da quest'anno di lavoro è nata: un'installazione che è stata presentata mercoledì scorso (19 maggio) a Palazzo Reale in cui si ha tutta la mappa dei luoghi di Milano e ognuno può, con un meccanismo di touchscreen, creare la propria composizione musicale. Poi ne è nato un live (una performance), al quale ha collaborato oltre ai due musicisti anche un video artista, Quayola, che accompagna la musica con dalle immagini generate in tempo reale – il live sarà presentato giovedì 27 maggio al Palazzo del Ghiaccio di Milano (via Piranesi) in occasione di un festival. E poi un libro documentario con cd allegato che illustra l'intero progetto Audioscan. Io sono la curatrice di questo volume che include diversi contributi molto interessanti come quelli di Marco Fringuellino (Fisico Acustico dell'Istituto di Misurazioni di Torino) e Simone Tosoni (Sociologo dell'Università Cattolica di Milano)".
Cosa troviamo nel libro e di cosa parla il tuo saggio?
"Con questa pubblicazione vengono approfondite alcune delle tematiche portanti del progetto da punti di vista inediti. Io occupandomi del libro ho dato un'impostazione critica a tutto il progetto, leggendolo come un'operazione molto vicina a quella che può considerarsi l'arte contemporanea nella direzione più relazionale. Quindi un lavoro collettivo in cui non solo non c'è un autore, ma ci sono più autori – come i musicisti e i ragazzi che registrano i suoni – ma c'è anche chi i suoni li ha emessi, ci siamo noi, e noi poi che andiamo a risentirli. Un lavoro collettivo che si sviluppa infine in diverse declinazioni. in linea di massima noi siamo partiti da un dato fattivo che è il rumore per riuscire poi a tirarne fuori una dimensione estetica, proprio sensoriale.
Il libro viene aperto da Pietro Pirelli che nell'ambito dell'associazione musicale ha una lunga storia con Agon, oltre a essere lui stesso musicista. Il progetto artistico nasce dalla mente di Sancristoforo ma l'apporto di Pirelli è stato fondamentale. L'intero progetto è per noi una grande soddisfazione, anche il fatto che il libro è edito da postmediabook: entriamo proprio con la musica nel canale arte contemporanea."
Una volta conclusa l'iniziativa qualcuno si è accorto del vostro lavoro…
"A progetto concluso il Comune di Milano si è accorto della grande operazione che è stata fatta e quindi ci ha dato gli spazi per la presentazione e per il Live e ha scelto le musiche sono state scelte come musiche ufficiali del Padiglione di Milano a Shangai".
Ci sono altri collaboratori da segnalare?
"Sì, l'affinità della musica con le arti visive è stata possibile anche grazie all'importante contributo di Danilo Cardillo che ha seguito tutta la produzione del progetto".
Altri programmi per il futuro di Audioscan?
"Audioscan è stato depositato come metodo di registrazione – un software molto complicato elaborato da Sancristoforo – , quindi l'idea è quella di mettersi in contatto con altri contesti, altre associazioni e lavorare anche con gli artisti di ogni territorio".
AUDIOSCAN installazione
20 – 30 maggio 2010 Palazzo Reale Milano
AUDIOSCAN live mixed media – Giorgio Sancristoforo, Giuseppe Cordaro e Quayola
27 maggio per AUDIVISIVA, palazzo del ghiaccio, via Piranesi Milano
AUDIOSCAN LIBRO+CD a cura di Vittoria Broggini
postmediabooks, 2010