Che sia la volta buona? L'Associazione "Varese per l'Italia" l'ha giurato: "Ridaremo vita all'ala risorgimentale dei Musei Civici di Villa Mirabello. Ci offriamo, gratuitamente, di riordinare il materiale e i cimeli che giacciono chiusi nei cassetti del Civico Museo. Nei depositi ci sono divise, armi, editti, bandiere, stampe antiche e tanto altro materiale, tra cui molti cimeli lasciati in comodato d'uso da alcune associazioni dell'Arma". E mentre l'Associazione si prepara per il corteo di sabato 19 che partirà da Piazza Cacciatori delle Alpi per ricordare la battaglia di Biumo del 1859, Luigi Barion con il sodalizio al completo ha chiesto di poter riesumare i cimeli ottocenteschi che non vedono la luce da oltre vent'anni, giusto il tempo di Silvano Colombo conservatore dei Musei Civici.
"La proposta – specifica l'Associazione varesina – cade nell'anno delle celebrazioni per il centocinquantesimo dell'Unità d'Italia. Lo scopo è quello di poter coinvolgere le scolaresche per visite guidate e progetti didattici negli ambienti del Museo che, con un nuovo allestimento, potrebbero accogliere tutto il materiale del Risorgimento". Materiale che, è bene ricordarlo, comprende anche Lo sbarco a Sesto Calende, opera del 1865 di Eleuterio Pagliano, tra le più significative dell'Ottocento nelle collezioni civiche varesine e raffigurante il transito dei Cacciatori delle Alpi lungo il Ticino nel 1859. Una sorta di romanzo storico e corale, raffigurante più di settanta personaggi riconoscibili, protagonisti dell'epopea risorgimentale. Da tempo il popolo delle camicie rosse (fra cui anche Maria Pellegatta, Franco Prevosti, Angelo Monti, Ambrogio Vaghi) chiede il supporto dell'amministrazione nelle diverse iniziative: ora non resta che attendere.