La rinascita – L'intuizione dunque era esatta: la mostra del Nuovo Futurismo ha avuto la capacità di liberare la Fondazione Bandera da quell'atmosfera stantia che da qualche tempo si respirava tra le sue mura, dando una svolta significativa al ruolo della fondazione rispetto alla città, con la proficua collaborazione instaurata con il Liceo Artistico, ed al contempo promuovendo un evento di importanza e qualità elevata (ricordiamo a cura di Renato Barilli). La volontà di cambiamento era stata ribadita allora ed oggi viene confermata, attraverso una conferenza stampa indetta il 28 giugno. Come già annunciato la scorsa primavera, il rilancio della Fondazione parte innanzitutto dall'organigramma che vede a capo del Consiglio d'Amministrazione l'avvocato Nicola Paolantonio, in qualità di Presidente, e la nuova figura di Matteo Tosi come direttore scientifico.
una realtà come il Maga, la Fondazione Bandera sceglie di intraprendere un proprio percorso distintivo: sceglie, in una parola, il territorio, nella convinzione che "per riconquistare all'arte e al bello le persone che ci stanno intorno, convenga iniziare dal "parlare la nostra lingua" e dall'analizzare il nostro senso estetico condiviso".
Fotografia e figurazione – A novembre sarà la volta di J&PEG, duo di giovani artisti, uno nato a Busto Arsizio, l'altro a Gallarate, che usano la fotografia come prodotto finale di un processo creativo molto artigianale e complesso che abbraccia scultura, pittura e scenografia. La mostra si inserirà nel più ampio contesto del Festival Fotografico Italiano organizzato da A.f.i in collaborazione con il Comune di Busto Arsizio. Infine, a partire dall'11 dicembre, il doveroso omaggio a Enrica Turri Bonacina, scomparsa ormai cinque anni fa, nata a Somma Lombardo ma legata soprattutto a Varese e al borgo di san Fermo. Fedele alla pittura en plein air, le sue opere appartengono a quel naturalismo paesistico tipico della tradizione pittorica lombarda.