Come da programma – Completare il restauro di Palazzo Visconti a Saronno è uno dei punti del programma della lista di Luciano Porro, risultata vincente alle ultime elezioni comunali dopo un anno di commissariato prefettizio. "Tutte le compagini politiche hanno inserito questo progetto all'interno dei loro programmi, perché tutti noi Saronnesi siamo affezionati a questo pezzo di storia della città", dichiara l'assessore Cecilia Cavaterra. Ora sarà necessario fare i conti con la realtà. Il recupero dell'immobile è indubbiamente un progetto ambizioso e soprattutto a lungo termine. L'edificio è una ferita nel cuore cittadino e le sole risorse pubbliche di certo non bastano a coprire per intero le spese del suo recupero, tanto più in questo momento di crisi economica.
Un anno di valutazioni – "Ci stiamo muovendo – sottolinea la Cavattera – ma servirà ancora un anno per valutare la situazione finanziaria: è prematuro parlarne adesso, a pochi mesi dal nostro insediamento. Sicuramente ci affideremo all'aiuto di finanze private e soprattutto cercheremo di valutare bandi che ci permetteranno di ottenere i contributi necessari al restauro e alla valorizzazione di Palazzo Visconti".
(da sito internet RM costruzioni)
Centro espositivo e di cultura – L'assessore dichiara inoltre: "Ci piacerebbe che l'immobile divenisse uno spazio espositivo per collezioni d'arte permanenti e per mostre temporanee, ma che allo stesso tempo divenisse nuovo centro propulsore della cultura saronnese. Realtà culturali ed espositive in città esistono, come la sala Nevera, ma sono frazionate qui e là. Inoltre, manca ad oggi un luogo di incontro per le associazioni. Il Palazzo lo è stato tempo fa, ma dopo l'incendio non lo è stato più. Un centro di aggregazione dunque è tra le destinazioni d'uso previste per l'antico edificio. E quanto sarebbe bello infine riportare nel suo cortile la rassegna cinematografica estiva! La sua cornice, finché è stato possibile, era davvero suggestiva".
Priorità ideali e priorità reali – Con un filo di amarezza la Cavaterra chiude: "Ora, purtroppo, Palazzo Visconti non figura tra le priorità: si sa, quando c'è crisi, l'arte è sempre la prima a subire tagli. Le priorità ideali non combaciano spesso con quelle reali, ma ci auguriamo di cuore che vi saranno le condizioni per iniziare un progetto di recupero. Solo allora impegneremo persone nella ricerca dei bandi migliori e ci affideremo inevitabilmente alla collaborazione di altri assessorati, in primis a quello dei Lavori Pubblici. Attendiamo tempi migliori, così da tenere fede al nostro impegno politico".