Il Monastero siamo noi – "Il Monastero siamo noi. Racconti, leggende e verità su Cairate". Questo il titolo provocatorio del ciclo di conferenze, organizzato dalla Pro Loco. Da luglio la protesta contro l'Amministrazione Comunale non si placa. La questione è legata alla convenzione tra Provincia di Varese, Pro Loco e Comune cairatesi. Sul pezzo di carta, che identifica nell'Associazione territoriale il soggetto destinato a gestire e valorizzare il complesso monumentale del paese, manca la firma del primo cittadino. E l'attesa si protrae dai primi mesi del 2010. Anche per questo a luglio e nel pomeriggio di domenica I agosto l'Associazione ha organizzato due spiegazioni animate sulla storia del Monastero, presentando nella prima la figura del Barbarossa, nella seconda quella di Manigunda, la leggendaria fondatrice dell'edificio monacale.
Fuori per protesta – Chi domenica scorsa si è imbattuto in tre monache intente a parlare del monumento più importante di Cairate non aveva le traveggole. Si trattava semplicemente del racconto inscenato da Francesca Frigeri, presidentessa della Pro Loco, e da alcuni soci, rigorosamente fuori dal monastero. "Finché il
sindaco non firmerà la convenzione, non potremo né aprire né chiudere l'edificio, né accompagnare i turisti attraverso il complesso" -spiega la Frigeri-. "Questo non ci impedisce, però, di starcene fuori per protesta e a spiegare la bellezza degli interni con l'aiuto di immagini e brochures". La Pro Loco sta ancora aspettando che il sindaco rilasci le ragioni ufficiali che ostano alla sua presenza in Monastero. "La dottoressa Fanton ha avanzato come spiegazione il fatto che nessuno di noi ha il patentino da guida turistica" – afferma con convinzione la Frigeri – "ma nulla ci impedisce di guidare associati della Pro Loco nel sito monumentale. In secondo luogo, ci siamo detti pronti a contattare guide turistiche ufficiali di Castiglione Olona in caso di necessità o a preparare delle audioguide da distribuire ai turisti. Quindi, fino a quando la situazione non si sarà chiarita, continueremo a protestare fuori dal monastero. Per settembre, è in programma un nuovo incontro".
In attesa – Aspettando il ritorno del primo cittadino dalle vacanze, cui sicuramente ci rivolgeremo per ulteriori spiegazioni e chiarimenti in merito alla questione, restiamo vigili, affinché cavilli burocratici o altro non ostacolino oltremodo quello che è il vero cuore della faccenda: la valorizzazione di un bene che fa parte della storia di tutti noi.