Storia da approfondire – Come ogni anno Fagnano ha celebrato la festa di Sant'Anna. Come nel 2009, i festeggiamenti si sono concentrati sulla storica campana di Villa Ferrari. Il pregevole manufatto, ricollocato sul tetto dell'antico edificio il 23 luglio scorso, ha una storia in parte ancora da scrivere. Il libricino, curato dalla Pro Loco fagnanese, ce ne restituisce alcuni dettagli, ma lo studio dovrebbe essere approfondito.
Ipotesi sulla sua funzione – Gli storici contemporanei del paese formulano alcune ipotesi sul motivo della sua realizzazione e presenza nel campaniletto a vela della villa. Dato l'alto senso religioso della nobile famiglia Ferrari, la loro dimora doveva essere munita di una cappella privata. Gli studiosi pensano, inoltre, che la campana possa essere l'ultima testimonianza della Cappella di San Rocco, adiacente all'antico pozzo e alla villa medesima, e che anticamente servisse come mezzo di richiamo alla preghiera o come allarme di pericolo, per gli abitanti della valle. Tuttavia, la sua attuale collocazione non trova ancora spiegazione, tanto più che la cappellina di San Rocco fu demolita e sostituita da quella di Sant'Anna, sempre per volere della famiglia Ferrari.
Con il restauro tutta un'altra storia – Il restauro della
campana, concluso nel 2008 grazie all'impegno della Pro Loco, ha contribuito a fare un po' di chiarezza sulla storia di questo celebre esempio campanologico. Il battaglio non era all'interno del vaso, come oggi, ma un battente colpiva lo spigolo superiore all'esterno della bocca campanaria. L'anno di fusione, il 1720, e l'iscrizione del versetto 14 del cap. I del Vangelo di Giovanni "Il Verbo si fece carne" presente accanto alla figura femminile realizzata a rilievo, fanno propendere gli storici locali per una dedicazione del piccolo bronzo alla Vergine Maria. Questa ipotesi trova sostegno nell'altra raffigurazione presente sul manufatto: un sole ridente, simbolo di Gesù Cristo nelle vesti di "Sole che sorge dall'alto". Questi dati fanno pensare ad una diversa e più antica provenienza per la campana, ceduta o traslocata da altra sede.
Qualche idea sulla paternità dell'opera – Nessun nome di fonditore o marchio rendono noto il fonditore della campana. Nell'opuscolo "La Campana di Villa Ferrari a Fagnano Olona" si fanno i nomi di importanti stirpi di fonditori, quali i Bonavilla, i Sottile, i varesini Bizzozzero, i Bianchi, piuttosto che quello del milanese Bartolomeo Bozzio, cui cautamente viene attribuita la paternità, tuttavia le ricerche dovrebbero essere ulteriormente approfondite, per venire a capo di un'indagine in buona parte ancora da ricostruire.