Opera di Stefani, Dans la merPercorso interiore – Poco notato nel mondo dell'arte sino al 2008, Paolo Stefani è approdato alla pittura dopo un lungo processo di ricerca dell'interiorità che lo ha spinto sin dall'adolescenza, ad esercitare mente e corpo con la pratica di attività quali l'alpinismo e gli studi scientifici, la musica e il design, così come la sperimentazione di scultura con materiali eterogenei. Trentatre anni, nato a Como, vive e lavora in Italia e, da alcuni mesi, anche a Parigi, dove ha partecipato a "Art Capital" al Grand Palais (lo scorso novembre) e ha realizzato una sua mostra personale, ad aprile. Recentemente ha esposto anche a Palazzo Platamone a Catania.
Colore, segno e superficie – Dal 14 al 31 agosto si potranno ammirare le sue opere allo Studio d'Arte Liberty di Angera. Il lavoro di Stefani non si inscrive in nessuna delle correnti presenti oggi sulla scena dell'arte, non si attarda in decorazioni frivole ed è in antitesi con l'affermazione che tutto ciò che conta nell'arte è la novità. Ciò nonostante esprime il mutamento e l'estro di un artista consapevole e sensibile ai processi evolutivi della società. La mostra permette di apprezzare le sue vigorose pennellate su tele morbide, la materia da cui deriva il senso delle tre dimensioni, gli acrilici che rivelano l' intuizione del colore e la sua reattività alla superficie del supporto (seta, cotone, juta), così come la rilevanza che l'artista attribuisce al rapporto segno – spazio.
