Sinestetiche emozioni – Con l'acronimo NESS, Ivo Stelluti, noto ormai al pubblico come "artista per l'ambiente", presenta la sua nuova mostra personale presso lo Spazio Zero di Gallarate. Ness sta per Nuove Esplosioni Sensoriali e con un titolo così possiamo ben stare certi di non trovarci di fronte ad una semplice mostra di quadri. Ivo Stelluti artista, musicista, poeta crede fortemente nelle potenzialità del pensiero creativo come arma vincente per rileggere la realtà aldilà degli schemi mentali consueti. Così il suo impegno ambientale viene veicolato attraverso quadri, installazioni, reading, performances musicali, poesie, conferenze sull'argomento. A Gallarate la mostra sarà arricchita, infatti, da alcuni appuntamenti in cui proporre al pubblico questa visione avvolgente di un'arte a 360 gradi, una vera esplosione di energia creativa a cui sarà difficile resistere.
Cambiare punto di vista – Le opere esposte declinano in diverse forme, colori e materiali il concetto base della Trash-Art (o Ri- Art) ovvero la trasformazione di rifiuti in opere d'arte "per imparare a guardare gli oggetti quotidiani con un'altra ottica, non di consumo passivo e spietato ma di riutilizzo" spiega Ivo Stelluti e ribadisce: "L'arte contemporanea ha tra i suoi compiti principali quello di parlarci della vita reale, dei problemi concreti per suggerirci un modo differente di guardare le cose". Le sue opere inevitabilmente affascinano per la particolarità dei materiali utilizzati (nuovi pianeti fatti di
poliuretano espanso, piccole città create con l'hardware di vecchi computer, scarti di plastica trasformati in sculture, un intero "cassetto della memoria" rivestito di vernice e assunto a fossile di un tempo passato), per la fantasia nel modellare questi oggetti preesistenti attraverso nuove forme e colori, per la capacità di riproporre un intero universo parallelo nato dalla spazzatura, un "nuovo mondo" sorto dalla discarica e che vuole prendersi la sua rivincita.
nasce spesso dai numerosi viaggi fatti intorno al mondo e da cui è nato anche un libro di pensieri e poesie intitolato "Sabbia troppo stretta", consultabile in mostra.
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