La cittadella del Poeta – "Io ho quel che ho donato". Se leggete questa frase siete all'ingresso di uno dei luoghi più suggestivi della Lombardia. Un magnifico colle che si affaccia sul Lago di Garda è la sede del Vittoriale degli italiani, il posto che Gabriele D'Annunzio ha scelto come sua ultima dimora. Una cittadella che il poeta ha voluto a memoria della sua vita. Un ambiente affascinante dove si trovano, oltre alla casa del Vate – attualmente visitabile e ricca di tutti gli oggetti collezionati dal letterato – il mausoleo dove è sepolto D'Annunzio, un museo della guerra, un anfiteatro, un auditorium, la Nave Puglia e – da poco meno di una settimana – un museo segreto. Si tratta dell'ultimo spazio che va ad arricchire lo scrigno di Gardone Riviera (in provincia di Brescia), presentato al pubblico dal presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, sabato 2 ottobre.
Un'esteta d'altri tempi – Gabriele D'Annunzio ha segnato l'Italia di inizio Novecento. La sua intelligenza, la sua capacità di scrittura ma anche la sua tenacia e la sua stravaganza hanno fatto di lui un personaggio. Amato e odiato per le sue scelte politiche, per il suo interventismo e per lo stile di vita che praticava. Libertino e innamorato del bello, un D'Annunzio era un uomo di cultura e soprattutto un grande esteta. A dimostrare la smisurata passione per l'arte e la letteratura sono rimasti tutti gli oggetti che occupano in modo quasi claustrofobico l'ultima abitazione del poeta. Nell'elegante dimora sono stipati migliaia di libri, tappeti, statue, strumenti musicali, disegni e dipinti provenienti da diverse parti del mondo. Un tripudio di stoffe e suppellettili di pregio, visibili solo a luce soffusa (D'Annunzio non sopportava la luce diretta) raccontano il
carattere del letterato. D'Annunzio era stravagante e sicuro di se, del suo valore, che ostentava con piacere, ma allo stesso tempo era anche ipocondriaco e temeva moltissimo la morte. Per tentare di esorcizzare questa paura è addirittura arrivato a allestire una stanza funeraria in casa sua.
Più unico che raro – Ma D'Annunzio era anche un materialista, innamorato dei suoi cani, dei vestiti, delle scarpe e delle donne. Molte sono le amanti che passano per il suo letto, qualcuna soffermandosi anche a lungo, come Eleonora Duse, musa del poeta. Il poeta trascorre una vita curiosa e atipica che affascina anche oggi, a distanza di oltre 70 anni dalla sua morte (avvenuta nel 1938). Per soddisfare maggiormente l'interesse dei più, il Vittoriale ha inaugurato uno spazio espositivo dedicato alle cose "racchiuse nei cassetti e stipate negli armadi", come ha sottolineato Giordano Bruno Guerri all'apertura del Museo segreto.
Oggetti inediti – "Gabriele d'Annunzio ha donato il Vittoriale agli Italiani perché voleva che venissero ricordate non soltanto la sua opera letteraria e le sue imprese di guerra, ma anche la sua vita quotidiana, nella sua casa", ha affermato Guerri, "finora, gli oggetti che più appassionerebbero il pubblico sono rimasti chiusi negli armadi e nei cassetti: gli innumerevoli vestiti del Vate, le altrettanto numerose calzature, la biancheria, gli abiti e le vestaglie (spesso disegnati da lui) per le sue donne, i collari dei cani, la cancelleria, il preziosissimo vasellame da tavola, i gioielli, solo per fare gli esempi principali. Per questo ho pensato di creare il nuovo Museo "D'Annunzio segreto", nel grande spazio espositivo sottostante l'Anfiteatro".
Proprio al di sotto del Cavallo blu donato da Mimmo Paladino e delle due sculture bronze alte due metri – Il grande angelo e L'altro angelo – recentemente regalate da Ugo Riva, si apre la porta segreta. Dietro si trova la parte più privata di D'Annunzio, le sue borse, i suoi profumi, gli oggetti da bagno, le numerosissime scarpe, i cappotti, i guinzagli degli amati cani e le vestaglie da lui disegnate che dovevano indossare le donne invitate da lui al Vittoriale.
Bello nel bello – Un allestimento vivace e ricercato studiato da Angelo Bucarelli, dove si trovano 150 oggetti preziosi e di uso comune, tra i quali i gioielli, gli orologi e gli occhiali indossati da D'Annunzio. Il poeta definiva sacro tutto questo materiale in quanto, venendo a contatto col suo corpo, si santificava.
Entusiasta il presidente del Vittoriale per quest'ultima inaugurazione che segna la rivitalizzazione di questa particolare cittadella, unica nel suo genere che vanta tra l'altro un giardino meraviglioso, entrato di recente a far parte della classifica dei Giardini più belli d'Italia. "E' mia convinzione che il Poeta amerebbe che tutti i suoi oggetti vengano ammirati dai visitatori, alla stregua degli edifici, delle stanze e dei giardini del Vittoriale", ha sottolineato Guerri durante l'inaugurazione, "sto portando bellezza in un luogo già bello, e io vi prometto che il Vittoriale diventerà veramente un giardino delle delizie sempre più ricco di opere d'arte".
MUSEO D'ANNUNZIO SEGRETO
Il Vittoriale degli Italiani,
Gardone Riviera (BS) – via Vittoriale, 22
Orari: da aprile a settembre: 8.30/20.00
da ottobre a marzo: Vittoriale- 9.00/17.00; Museo D'Annunzio segreto-9.00/13.00 – 14.00/17.00
www.vittoriale.it
Info: +39 0365 296511 – vittoriale@vittoriale.it