all'Atelier Capricorno
Parole comuni – "Gli uomini dovrebbero usare parole comuni per esprimere concetti poco comuni. E invece fanno il contrario". Niente sofisticherie, niente lettere criptiche, ma un balsamo benefico di semplicità e di umiltà. La frase di Arthur Schopenhauer è troppo sacrosanta per non soffermarsi. Nell'arte esiste qualcosa di simile: ci sono autori capaci di tenersi alle debite distanze dagli autismi altezzosi, dall'inaccessibilità condotta necessariamente "in solitaria": parlano in modo profondo con cose semplici. Giorgio Robustelli ha scelto la terra, le forme artigianali (e di eccelso livello artistico), i colori dati dalle naturali combustioni, dagli impasti sapienti che portano in sè tutto il sapore e il colore del "discorso comune", dell'opera che si può sentire tra le mani, comprendere all'interno del cono ottico.
Vale sempre il solito vecchio adagio: "Se non avete nulla da dire, non dite nulla!". Ma Robustelli di cose ne ha da dire molte, il suo è un colloquio artistico intenso e semplice allo stesso tempo, un dialogo fatto di passione ed ironia. "Sculture" è il titolo non deteriorato ma diretto, scelto per la sua personale allestita all'Atelier Capricorno di Cocquio Trevisago. Una mostra che necessita di inflessioni, di pause, di una "scelta di parole", di contenuti articolati. In mostra, le forme ceramiche scelte diventano immagini e si mettono in dialogo con lo spazio; la sua progettualità scultorea trova concretezza nelle terre cotte al forno. Una mostra che ci sentiamo di consigliare e che vedrà presentata a soci e ad amici anche una tiratura esclusiva di due acqueforti/acquetinte di Robustelli.
Sculture – Opere di Giorgio Robustelli
Inaugurazione: sabato 16 ottobre, ore 18.00
Fino al 25 ottobre 2010
Associazione Culturale Atelier Capricorno
Cocquio Trevisago
Orari: venerdì, sabato, domenica, lunedì dalle 15.00 alle 18.30
www.ateliercapricorno.net