Gianfranco Zappettini
E' con istinto visivo che si coglie, pur nelle differenze formali, l'assonanza fra le opere di Claude Viallat e Gianfranco Zappettini in mostra presso la Galleria Santo Ficara a Milano. E' comunque necessario muoversi con prudenza, iniziando dal titolo della mostra: "Sul bordo della pittura". Ed è dai bordi che dobbiamo iniziare poiché entrambi gli artisti tendono a portarci verso un fuori-campo immaginario.
Prima di avventurarci nell'altrove indicato da Zappettini con le trame e da Viallat con i moduli, è necessario comprendere l'essenza formale, ideale e fantastica insita nelle rispettive opere. La razionalità geometrica di Zappettini, sorretta da sfondi mossi da graduali moti tonali, porta da una lettura concettuale ad una ideale, sino alla comunanza con il mistero delle linee di Nasca. A tal punto, si arriva a comprendere come quello di Zappettini sia uno sguardo aereo: egli ha visto dall'alto ciò che noi vediamo a un palmo di naso.
I teloni su cui opera Viallat, rimandano alle secolari origini della comunicazione, come in antiche pergamene pare fornirci, attraverso i suoi moduli proto – cellulari, la suprema essenza della vita. Quelle forme nella loro cadenzata continuità assumono altresì valore di scansione temporale, a dire: il tempo scorre e questa è la sua inesorabile unità di misura.
"Sul bordo della pittura" – mostra di Claude Viallat e Gianfranco Zappettini
Milano, Galleria Santo Ficara, via Nerino 3
Dal 14 ottobre al 12 febbario 2011
Orari: da martedì a sabato 15-19