mostra a Carnago
Ricordarsi di ricordare – A quasi due anni dalla sua scomparsa, la mostra di Fabio Mauri "Manipolazione di Cultura e Liberopensiero" , organizzata nel 2008 dallo Spazio Danseei di Olgiate Olona, viene proposta nuovamente al pubblico. L'opera dell'artista romano (1946-2009) è stata scelta, infatti, per celebrare la Giornata della Memoria, in virtù della sua totale aderenza alle tematiche che condannano i regimi totalitaristi. Dal 22 gennaio sarà la chiesa di San Rocco a Carnago ad ospitare, dunque, le opere di Mauri che nella sua arte ha riversato tutto il dramma delle tragiche esperienze vissute in gioventù: la guerra, la conversione, la follia, il dramma degli Ebrei mai più tornati, la scoperta del fascismo reale. Esponente a partire dal 1956 dell'avanguardia italiana, Mauri si è sempre avvalso di diverse forme espressive (pittura, mostre, conferenze, performance o teatro) per ricordare all'umanità di non dimenticare quel preciso passo della storia.
L'opera – Manipolazione di cultura costituisce una tra le più importanti opere dell'artista per la comprensione del tema dell'ideologia. Il lavoro, iniziato nel 1971, terminato nel '73 e stampato nel '76, nasce sotto forma di libro d'artista, pubblicato in 1000 copie, e di cartella, comprendente 15 tavole, a tiratura limitata. Si tratta di foto intelate e ritoccate che presentano una struttura tripartita: nella parte alta c'è l'immagine fotografica tratta dalla documentazione storica dei fenomeni del nazismo e del fascismo; nella zona mediana il monocromo, schermo dipinto di nero, con cui l'artista dà corpo ad un male che tutto avvolge; in basso sul bordo c'è la didascalia apposta dall'artista, una brevissima frase, a sinistra in italiano, a destra in tedesco,che occupa uno spazio esiguo da passare quasi inosservata.
Arte per riflettere – Risulta subito evidente come nelle didascalie apposte da Mauri il soggetto non sia mai
espresso: "bruciano libri" in fondo all'immagine con un rogo contemplato da Goebbels, "formano un gruppo" sotto l'immagine di una cerimonia a cui assiste Mussolini, "sopprimono avanguardie" accanto allo striscione della mostra della cosiddetta arte degenerata. In quelle cha paiono pure tautologie, si produce in realtà uno scarto che è il giudizio dell'artista dove, con sottile ambiguità, a una cosa è sempre sottesa un'altra, aprendo uno spazio all'interpretazione ed alla riflessione dell'osservatore.
Ieri come oggi – La manipolazione è dunque il concetto fondamentale di questo lavoro: in primis quella interna alle immagini, ovvero la manipolazione culturale operata dal regime nazista per il mantenimento del potere, e documentata in maniera oggettiva dalle fotografie, mentre, ad un livello più profondo, v'è quella messa in atto dall'artista stesso, di tipo linguistico e critico. Rimanipolando la loro manipolazione Mauri svela il meccanismo ideologico e con queste 15 immagini riesce ancora a parlare all'uomo d'oggi, mettendo in luce i sottili meccanismi che governano il rapporto tra potere, linguaggio e verità.
Manipolazione di Cultura e Liberopensiero – Mostra di Fabio Mauri
Dal 22 al 30 gennaio 2011
Carnago, Chiesa di San Rocco
via Italia ang. via Garibaldi
Orari: sabato e domenica dalle 16.30 alle 19.00 e su appuntamento
Per info.: 339 3752288