La necropoli lungo la via per Milano – Seconda tappa del nostro viaggio archeologico nei pressi di Somma Lombardo; scavi e ritrovamenti degli ultimi sessanta anni hanno evidenziato la presenza di una necropoli lungo la Mediolanum-Verbanus. Nel 1958 durante l'ampliamento del calzificio Ferrerio, vennero alla luce quattro tombe a cremazione, datate fra II e I sec.a.C, una delle quali presentava il tipico corredo del guerriero: spada con fodero, lancia, scudo e strigile. Nel 1984, in occasione della costruzione del Supermercato Gigante, all'incrocio tra Via Albania e la statale del Sempione emerse una necropoli, attribuibile al periodo della romanizzazione: erano nove tombe, con oggetti vari in ceramica, come piatti, urne, coppe e strumenti metallici in bronzo, come le fibulae, usate per tenere unite le vesti. La tomba più ricca apparteneva probabilmente a un pastore, come lascerebbe ipotizzare la presenza di un rasoio, di un coltello e delle cesoie.
La piena romanità – Il processo di romanizzazione può dirsi concluso nel I sec. d.C., quando le tombe non presentano più le armi. Il territorio di Somma, in quel periodo, fu caratterizzato dal sorgere di piccoli aggregati, soprattutto centri rurali ed artigianali, i vici. Va sottolineata anche l'importanza della via Mediolanum-Verbanus che, passando da Somma (probabilmente attuali Via Fontana e Via Visconti), permetteva i collegamenti con Angera, all'epoca importante centro commerciale.
La necropoli di Via Visconti – Lo scavo del 1950 per la fognatura lungo la via Visconti portò alla luce una
necropoli, con rito della cremazione, databile al I sec. a.C., caratterizzata da ricchi corredi, fra cui un orecchino d'argento. Anche nel 1968 i lavori dell'acquedotto permisero la scoperta di altre tre tombe, di cui due distrutte. La zona di sepoltura, quindi, doveva essere ben più ampia, ma molto è andato perduto. Fra tutti i pezzi rimasti è interessante un vaso in ceramica, oggi conservato al Museo Archeologico di Villa Mirabello: reca graffita una scritta che indica il peso del vaso vuoto e del suo contenuto, forse miele, come lascerebbe supporre la lettera M.
Verso il Medioevo – A partire dall'epoca tardoantica il territorio di Somma assunse una certa importanza, soprattutto per motivi strategici, data la presenza della via per il Lago Maggiore. Risalgono a quegli anni le strutture difensive e le fortificazioni. Poche sono le tracce di tale periodo, a parte una tomba rinvenuta nel 1978, durante i lavori di ampliamento dell'Ospedale Bellini, curiosamente costruita con pietre iscritte, di epoca più antica.
Ogni ricerca ha uno scopo, che, in questo caso, emerge anche nella presentazione del volume dedicato alle scoperte archeologiche di Somma Lombardo, edito nel lontano 1985: Il desiderio di ricostruire il passato è importante soprattutto per dare consapevolezza alla popolazione delle "sue"radici.