Si è da poco chiusa la mostra " La storia d'Italia attraverso le sue ferrovie", ospitata a Cassano Magnago, nella ex chiesa di san Giulio. Su un binario parallelo sono corsi, nei secoli passati, storia e treni. E in una settimana si sono registrati circa mille visitatori, di cui ben cinquecento dalle scuole. "Abbiamo voluto festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia, ma in un modo particolare – ha sottolineato Claudio Carabelli, Consigliere Comunale e componente del Comitato per le Celebrazioni del 150° – e con qualcosa di diverso". E cosa, quindi, meglio delle ferrovie, il cui sviluppo in Italia cominciò proprio dagli anni Trenta dell'Ottocento, stessi anni in cui i moti rivoluzionari italiani assunsero una maggiore portata?
Curatori della mostra sono stati i volontari del Gruppo Fermodellistico Valle Olona del Dopolavoro Ferroviario di Gallarate. Opera loro è il grande plastico che, in un paesaggio inventato, ma ispirato alle colline e ai monti del Nord Italia, riproduce più linee ferroviarie, con scambi, stazioni e gallerie. Completano l'allestimento modellini di treni, dai più antichi, ancora a vapore, ai più recenti elettronici. Una vera chicca è un plastico datato agli Anni Cinquanta, di fabbricazione tedesca, con un passaggio a livello automatico, motivo di grande gioia per i bambini dell'epoca e per i collezionisti di oggi.
La storia dei treni… Le locomotive a vapore furono le prime a fare la loro comparsa e rimasero in uso fino
all'inizio del Novecento. I treni dell'Ottocento avevano vetture corte, molto simili alle diligenze; non erano riscaldate e addirittura quelle di quarta classe non avevano i vetri. Curiosamente non si poteva passare da un vagone all'altro e il ferroviere si aggrappava sulla pedana esterna. La massima velocità raggiunta era compresa fra i 60 e i 100 Km orari, la più veloce fu la locomotiva FS691.
…e la storia italiana. Negli anni precedenti all'unificazione, i singoli Stati italiani avevano dato origine a una propria rete ferroviaria, soprattutto per motivi militari. Ad unità raggiunta, fu necessario uniformare anche la rete ferroviaria e così le grandi città si trovarono collegate: persone, idee, dialetti cominciarono a circolare e a creare l'identità italiana.
I treni moderni – Con il 1905 vennero introdotti i primi treni elettrici, più veloci, seguiti poi da quelli diesel. A questo gruppo appartiene la famosa littorina, usata in occasione della fondazione della città di Littoria, l'attuale Latina. E la locomotiva ETR 212, del 1939, nata allo scopo di collegare Roma a Milano, fu addirittura esportata negli Stati Uniti.
Tante storie, un unico binario – La storia italiana riprende vita proprio grazie ai treni. Ogni locomotiva si collega ad un particolare momento storico, ad un evento che ha segnato più o meno a fondo le persone. Sui binari si sono intrecciate tante vite, dei primi Italiani migranti, dei soldati in partenza per il fronte… e come non pensare a Garibaldi che, partito da Portici, entrò a Napoli il 7 settembre 1860, proprio in treno…