E' il silenzio, il protagonista astratto nelle fotografie di Massimo Mastrorillo e non solo perché in tutte le opere in mostra presso lo Spazio Fotografico FNAC, con il titolo "Temporary? Landscapes", è assente la figura umana, ma per l'atmosfera di sospensione temporale di cui sono pervasi gli ambienti. Le 30 stampe ora in mostra a Milano, ospitate il 5 e il 6 aprile alla città di L'Aquila, in occasione del secondo anniversario del terremoto, paiono tratteggiare un viaggio interiore permeato da un'estetica surreale dove tutto potrebbe trasformarsi e risorgere, ma che al momento è vittima di un insondabile maleficio che sembra sterilizzare cose e luoghi.
Il surreale prende forma nella sagoma di una saracinesca proiettata dal terremoto su una strada, quasi un'installazione di arte contemporanea, così come nella visione notturna in un quartiere composto da M.A.P. (moduli provvisori abitativi) avvolti da una desolazione che neppure la luce del giorno riuscirebbe a mitigare, sino all'irreversibile destino di piccoli centri completamente dimenticati dove le macerie rimarranno l'unica forma di paesaggio.
E' lo stesso autore a svelare la scelta del punto interrogativo nel titolo. "Il paesaggio de L'Aquila diventa lo specchio dell'emergenza e della temporaneità. Il punto interrogativo è per me importante perché volevo sottolineare come dietro questa evoluzione si nasconde l'assenza di una seria programmazione e, al momento, di un futuro chiaro per gli Aquilani".
Massimo Mastrorillo – "Temporary? Landscapes"
Milano, FNAC
via Torino angolo via della Palla
fino al 14 maggio 2011
Orari: da lunedì a sabato 9,30-20,00; domenica 10,00-20,00.