Si sa che è impossibile tornare indietro nella storia. Il progetto della Restaurazione – col Congresso di Vienna aperto proprio qualche giorno prima della disfatta napoleonica a Waterloo – era fallimentare ancor prima del primo vagito. Anzi, come spesso accade, la storia si fa beffa dei progetti degli uomini: la Restaurazione fu proprio l'incubatrice di quei moti rivoluzionari ed indipendentisti che, in Italia, avrebbero aperto il capitolo: "Risorgimento".
A Campione d'Italia un'interessante rassegna si prende la briga di interrogare gli artisti di oggi: "C'è qualche via preferenziale lungo la quale rileggere o attualizzare il sentimento patriottico? Come ripensare il concetto di Europa Unita". Già, perchè occorre innanzitutto sgomberare il campo da alcuni equivoci. Una riflessione merita più di tutto il concetto stesso di patriottismo. Nazionalismo, campanilismo o altro? Una buona interpretazione arriva direttamente dalla conoscenza dei fatti storici.
Corsi e ricorsi – Nel rapporto tra Mazzini e Garibaldi, ad esempio, nei loro scambi epistolari, nelle loro divergenze quanto nei punti in comune, si può intravedere un ulteriore punto di intreccio: il netto rifiuto da parte di entrambi di ogni forma di nazionalismo che si cercò invece sovente, soprattutto in epoca fascista, di ascriver loro, quasi non fosse di per sé evidente, leggendo a
dei Mille
fondo la tormentata esistenza che ebbero questi due padri della patria, quanto internazionalismo, quanto senso di fratellanza universale, quanto amore per la giustizia, la libertà e la pace tra i popoli stiano racchiusi in ogni atto delle loro vite. In particolare, Mazzini, lucido pensatore ed impareggiabile politico democratico europeo, dedicò l'intera sua vita al perseguimento degli stessi ideali, con una visione sicuramente più politica e maggiormente proiettata verso un futuro di democrazia repubblicana che il nostro Paese riuscirà però a realizzare solo al termine della Seconda Guerra Mondiale, con la nascita della Repubblica e la promulgazione della Costituzione Repubblicana. Un felice intreccio di pensiero e azione quindi che, sviluppandosi in un arco temporale decisivo per le sorti d'Italia, quale fu quello del Primo Risorgimento, determinò il sedimentarsi nell'animo popolare di forti pulsioni indipendentiste e di altrettanto intense aspettative di giustizia sociale. Nel 1867 Garibaldi, partecipando a Ginevra al Congresso Internazionale della Pace a cui presenziavano rappresentanti di quasi tutti i Paesi europei, nel suo appassionato intervento, disse in modo diretto, com'era nel suo stile: "Tutte le nazioni sono sorelle… La guerra fra queste nazioni è impossibile… Solo la democrazia può porre rimedio al flagello della guerra". Frasi emblematiche di chiara derivazione mazziniana. In
quell'occasione Mazzini non era presente a Ginevra ma si può immaginare che il suo intervento non sarebbe stato molto diverso.
L'antologica che attualizza – Tornando alla mostra allestita a Campione fino al 30 settembre, mettiamo in evidenza l'opera di Jean Marc Bühler, nella quale il tricolore si anima di un brulichio di visi e mani; ma anche "La Terra di mezzo" di Mario Castellani memore di echi ed atmosfere dechirichiane. "Ordine e caos" è invece il titolo dell'opera di Leonardo Pecoraro, in grado di ben miscelare tecniche pittoriche ed inserti di carta sull'esempio dei collage del tandem Picasso-Braque. Segnaliamo anche l'opera di Anna Sala: "Marina di Quarto: lo sbarco dei Mille", una convincente rivisitazione dello storico avvenimento, visto però nella melassa umana dei bagnanti ferragostani, nella distesa di borse e di ombrelloni chiusi, di bikini e di sgargianti camice hawaiane: un linguaggio quasi pop, una chiave interpretativa attualizzata. Interessante anche l'esperimento "alcolico" di Andrea Morreale: dipinti a olio delimitati da profonde cornici sul cui bordo inferiore è posta una bottilgia contenente del liquido colorato; la luce dei led (verde, bianca e rossa), passando attraverso il liquore ne cattura la colorazione e il cristallo crea un gioco inaspettato di riflessi.
"Campione si mostra unita"
Mostra collettiva
Dal 3 aprile al 30 Settembre
Campione d'Italia, Galleria Civica Comune
Piazzale Maestri Campionesi
Orario: dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 17.00;
sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 /dalle 14.00 alle 19.00
Per maggiori info.: http://www.campioneitalia.com
Esposizione d'arte realizzata in occasione del 150° dell'Unità d'Italia, a cura dello Studio d'Arte Tonino e Oratorio di San Pietro