Ecomuseo, questo sconosciuto – Giovedì 5 maggio, in Provincia, giornata di studi dedicata all'Ecomuseo dei Laghi Prealpini. "Un progetto che ha richiesto anni di studio e di valutazioni tecniche – ha commentato il Presidente dell'Associazione Ecomuseo della Provincia di Varese, Giangiacomo Cavenaghi – Ora il progetto, denominato "StraVa – Itinerario Celtico", ha l'obiettivo di connettere beni paesaggistici e monumentali, valorizzando anche prodotti tipici. L'ecomuseo, infatti, non è un luogo fisico ma un territorio che contiene realtà storiche e una comunità". Ma che cos'è una rete ecomuseale? Nello spirito della Legge Regionale Lombardia sui sistemi museali, una rete ecomuseale ha l'obiettivo di annettere e "far comunicare" i musei presenti in un territorio, i beni storici, artistici, paesaggistici o legati all'archeologia industriale che esprimono con forza ed efficacia la ricchezza di un determinato territorio.
Ma di quale tesoro stiamo parlando? Innanzitutto di un patrimonio identitario, talvolta immateriale, talvolta unitario o, al contrario, del tutto frammentario.
Problemi di definizione – Se la definizione tecnica di Ecomuseo è chiara ed accettata unanimemente, resta da comprendere in che misura e in quali tempi si potrà realizzare la rete vera e propria. Della rete ecomuseale della provincia di Varese fa parte l'Associazione Ecomuseo delle zone umide dei laghi prealpini della Regio Insubrica con sede a Varese presso la casa dell'Ordine degli Architetti. La fondazione dell'Associazione corrisponde ad un progetto dell'Associazione Varese Europea, dell'Ordine degli
Architetti di Varese e del Politecnico di Milano, fatto proprio dalla Presidenza del Consiglio della Regione Lombardia.
E metodi di realizzazione – L'ecomuseo proprio per la sua natura coinvolge diverse professionalità, più istituzioni territoriali e autorità locali. Dopo la tavola rotonda di giovedì mattina – purtroppo seguita da poco pubblico – restano da capire i rapporti con realtà locali similari (in primis con l'Ecomuseo che troverà il suo habitat nel cuore della recente realtà territoriale denominata "Terre del Seprio-Medio Olona", un'area tra le più promettenti della provincia di Varese quanto a opportunità di sviluppo culturale, economico, appetibile al turismo alternativo da Castellanza a Castelseprio, fino a Rescaldina, Morazzone e Gazzada), i tempi di fattività e di realizzazione del "progetto varesino dell'Itinerario celtico", ma soprattutto la risposta del grande pubblico, il vero obiettivo da coinvolgere nell'Ecomuseo.