Fuori dai soliti circuiti – C'è un piccolo angolo di Paradiso dove un creativo o un letterato può trovare la giusta tranquillità per l'ispirazione artistica, un locus amoenus un po' fuori mano, ma pieno di ricchissime suggestioni dalla natura e dal paesaggio che guarda sul lago. È Cadagliano Viconago, la culla artistica, il luogo dove scorre la linfa vitale del Teatro Blu di Silvia Priori e Roberto Carlos Gerboles. "Una vita per Due Mondi" è il titolo del Festival organizzato per celebrare il centenario della nascita del Maestro Gian Carlo Menotti, compositore e librettista italiano scomparso nel 2007.
Quella proposta sarà una miscela sapiente di narrazione, musica, canto e immagini che permetterà di ripercorrere la vita del maestro, dall'infanzia a Cadegliano, al suo arrivo a New York con i suoi innumerevoli successi, dalla creazione del Festival dei Due Mondi a Spoleto, ai suoi ritiri in Scozia. Una vita dedicata alla musica, al teatro, all'arte. Una vita che ha cancellato l'Oceano, unendo due mondi. E ancor prima di iniziare, arrivano i riconoscimenti. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito una medaglia di rappresentanza al "Cadegliano Festival – Piccola Spoleto".
Cadegliano, oltre che sede principale della manifestazione culturale è casa di Silvia Priori, nel senso pieno del termine: dimora di affetti, di cultura, di fresco contatto con il paesaggio che si perde oltre l'orizzonte azzurro. E il panorama che si gode da quelle alture è mozzafiato.
"Si dice che niente succeda per caso, ricorda Silvia Priori. Non so bene come io sia capitata a vivere proprio in Villa Menotti a Cadegliano ma ricordo che quando lo chiamai a Spoleto nel ‘94 per presentarmi, lui con voce emozionata mi disse che era contento di sapere che in quella casa, dove era nato e aveva scritto la sua prima opera, abitavano degli artisti. Il nostro lavoro – dichiara – è principalmente dedicato alla ricerca e alla sperimentazione di nuove forme del fare teatro dove il racconto si intreccia armoniosamente alla musica, al canto e alla danza, dove l' antico e il nuovo, il passato e il presente, si possono misurare in uno stesso spazio, dove la tradizione può trovare inediti punti di incontro con la contemporaneità".