Quando l'arte è un gioco – Spesso ci si dimentica, soprattutto nel nostro mondo artistico-culturale moderno, come nasce e quale sia lo scopo essenziale dell'arte: ossia, procurare gioia. L'arte è bella per il semplice motivo che trasmette piacere all'artista che la crea, così come allo spettatore che ne fruisce. Quindi, il processo artistico creativo è a tutti gli effetti un gioco, un gioco speciale, un momento di divertimento magico e molto particolare, perché spinto dal desiderio della creazione di qualcosa, qualcosa di appagante. E questo gioco, che alcuni riescono a praticare in maniera eccelsa e con straordinaria bravura, è però alla portata di tutti: chiunque può cimentarsi in questa originale attività ludica, lasciandosene coinvolgere ed appassionare.
Un luogo privilegiato dove poter giocare liberamente è il Closlieu, un particolare laboratorio di pittura, ideato da Arno Stern. Esso è costituito da una stanza con le pareti colorate e sulle quali si possono applicare grandi fogli su cui dipingere in assoluta libertà. Al centro sono disposti i colori, diciotto gradazioni principali, con tre pennelli per ciascuna vaschetta. In questo spazio protetto e accogliente ci si può davvero immergere fino in fondo nel gioco, esprimendo al massimo e in piena tranquillità il proprio estro creativo. Adatto soprattutto ai bambini, ma aperto a chiunque lo voglia (è un gioco dai 3 ai 99 anni), nella rilassante atmosfera di questo originale atelier si può inoltre interagire con gli altri partecipanti, ma senza incorrere nello spirito di competizione e di rivalità o con la prospettiva di un giudizio: piuttosto, si impara a relazionarsi agli altri con serenità, uniti dal desiderio comune di giocare con colori e pennelli. Assieme ai giocatori, infine, è presente anche la figura di un praticien, ovvero di un servitore di giochi, che è lì apposta per porsi in ascolto delle esigenze dei
partecipanti, intervenendo per aiutarli, coinvolgerli, stimolarli.
Questa idea, apparentemente semplice, nasce però in seguito ad una lunga osservazione condotta dal suo fondatore, appunto Arno Stern, che ha iniziato ad interessarsi del mondo dell'infanzia dal 1949 a Parigi, dopo un'esperienza come educatore in un istituto per orfani di guerra, e che a tutt'oggi ha scientificamente sistematizzato i suoi studi fondando l' I.R.S.E. (l'Istituto di Ricerca e Semiologia dell'Espressione), pubblicando tra l'altro svariati libri sull'argomento, come "Felice come un bambino che dipinge" dell'Armando Editore.
Per chi volesse provare a vivere quest'esperienza, dal 12 settembre 2011 ripartiranno gli atelier di pittura presso "Il Laboratorio" in Viale Valganna 16 a Varese. La frequentazione è settimanale, e gli orari e le giornate possibili per frequentarlo sono: il lunedì dalle 17 alle 18,15; il sabato dalle 10,30 alle 11,45; la domenica dalle 10,30 alle 11,45. Il costo, oltre alla tessera annuale di iscrizione all'associazione (€ 10), è di € 140 da settembre a dicembre 2011 compresi, oppure di € 50 ogni mese.
Tra l'altro, per i genitori che vogliono rimanere ad attendere i propri figli, nelle sale attigue al "Closlieu" è presente un'ampia tea room dotata di servizio wi-fi gratuito, e un ampio parcheggio privato interno a 500 metri dal centro di Varese.
L'Atelier di pittura "Il Laboratorio"
in Viale Valganna 16, Varese
Info: ilgiocodellapittura@libero.it