«La peste del 1630 a Busto e dintorni» è il titolo della mostra ospitata nella Biblioteca Capitolare (via don Minzoni 1) a Busto Arsizio fino al 16 ottobre.
Sono due le sezioni che compongono il percorso di visita: quella più ampia e globale con la storia delle pestilenze in Occidente, e quella più circoscritta e mirata con la storia della peste del 1630-31 a Busto Arsizio e dintorni.
Nella prima parte, un percorso storico descrive alcune tappe storiche di saliente importanza sociale e culturale quali la visione della peste nella Bibbia, nella città di Atene nel 430 a.C., a Roma e Cartagine nel 590-600 d.C., a Firenze nel 1348 (vicenda affrontata anche dal Boccaccio), a Milano nel 1400, a Busto e Gallarate nel 1488 e nel 1524, a Milano nel 1576 (quella famosa di san Carlo); si prosegue con la celeberrima peste “manzoniana” del 1630, con quella altrettanto mortale verificatasi nel Comasco del 1636 e a Roma del 1656. Vengono inoltre fornite preziose coordinate di letteratura contemporanea: da Defoe a Camus.
Nella seconda sezione della mostra allestita a Busto vengono forniti i dati statistici zonali, i registri di morti, nati e matrimoni in città, gli elenchi di testamenti e legati, diverse cronache e la preziosa testimonianza dell’autore della “storia della peste” di Busto (manoscritto oggi alla Biblioteca Reale di Copenaghen).
Molteplici informazioni ci giungono anche da studi medici del XVII secolo, da stralci tematici della “storia della peste” di Busto e dalle rappresentazioni artistiche (fotografie delle due anonime tele secentesche di Busto che la rappresentano). Non mancano testimonianze dirette come una ventina di lettere sulla peste del 1630-31 e le note invocazioni ai santi patroni (Sebastiano, Rocco, Cosma e Damiano e la Madonna dell’Aiuto, molto venerata in città).
Tra i pezzi di maggior pregio, il prof. Franco Bertolli, curatore della mostra, segnala un capitolato del 1488, deliberato dal consiglio comunale di Gallarate, una
lettera proveniente da Roma del 1656, una serie di registri anagrafici, testamenti e di lettere pressocchè inedite.
“Questa mostra – tiene a precisare Bertolli – ha visto la collaborazione di una classe di studenti del liceo artistico “Candiani” che hanno trascritto e interpretato le lettere e ha, inoltre, l’avallo della Sovrintendenza Archivistica di Lombardia ed il patrocinio del comune di Busto Arsizio. E’ nata, d’intesa con la classe dell’Artistico, nell’ambito dell’attenzione maturata in città in direzione delle due tele suddette che sfocerà in ottobre in un’importante iniziativa cittadina”.
Storia della peste A Busto Arsizio
Dal 17 settembre al 16 ottobre
Busto Arsizio, Biblioteca Capitolare
Orari: martedì, mercoledì, venerdì, dalle 15.00 alle 18.30
Per maggiori info.: tel. 0331-320495
Visite guidate per le scuole su prenotazione anche al mattino di tutti i feriali