Nata negli anni Ottanta e composta da oltre duecento opere seriali la Collezione Peruzzi di Milano vanta oggi i nomi più rappresentativi dell'arte italiana contemporanea. Obiettivo primario quello di rappresentare in modo esaustivo le principali tendenze artistiche italiane che si sono distinte per originalità e capacità nel fecondo panorama delle avanguardie internazionali dalla seconda metà del Novecento. Afro, Capogrossi, Vedova, dei concettuali Agnetti, Manzoni, Parmiggiani, Adami, Baj, Ontani, Rotella, Cavaliere, Consagra, Melotti, Pomodoro, Spagnulo, Staccioli, Bonalumi, Castellani, Mari, Munari, Boetti, Calzolari, Fabro, Gilardi, Merz, Paolini, Penone, Pistoletto, Perino&Vele, sono solo alcuni dei grandi nomi di questo ampio progetto culturale che mira tenacemente alla valorizzazione e promozione dell'arte "made in
Italy".
Una scelta, quella di collezionare principalmente opere seriali, nata – come spiega il suo fondatore Vittorio Peruzzi – dalle «disponibilità economiche: l'impossibilità di collezionare opere uniche di grandi artisti. Certo, l'alternativa avrebbe potuto essere quella di dedicarmi ai giovani artisti, oppure di comperare nel tempo due o tre pezzi unici, piccoli, molto piccoli, di qualche grande artista. Il desiderio di poter avere in casa le opere di artisti internazionalmente riconosciuti (i miei eroi adolescenziali) che mi emozionassero e il piacere di poter acquistare con continuità, frequentando le aste, le gallerie, i mercanti e altri collezionisti, maturando i miei gusti e orientando le mie scelte per sviluppare un progetto organico di collezione, hanno determinato la decisione di dedicarmi alle opere seriali dell'arte contemporanea italiana». Dalle combustioni di Alberto Burri, trasposte su carta con le tecniche dell'acquaforte e dell'acquatinta, e talvolta supportate dalla stampa a rilievo, ai fori spaziali di Lucio Fontana e alle forme stellari – ataviche e cosmiche – di Gilberto Zorio.
Collezione Peruzzi
Sabato 8 ottobre 2011, dalle 10.00 alle 20.00
Corso Lodi 78, Milano
Per maggiori info.: telefono +39 348 4937953 – Fax +39 025692637
Ingresso libero