Il curatore della mostra, Marco AlbertarioIl curatore della mostra,
Marco Albertario

Scuola, allievi, accademie e dintorni – Il tratto dell'incisione preciso e netto come il profilo delle danzatrici che si muovono in punta di piedi, come i riccioli disordinatamente trattenuti da un diadema, come il nastro legato sotto il seno che disegna il corpo di dee e ninfe. Il segno grafico racconta l'incisione come la luce racconta la scultura.
Promossa dal Comune di Varese e dall'associazione culturale VareseVive, in collaborazione con l'Accademia Tadini di Lovere, il Comitato Culturale CCR di Ispra e il Rotary Club Sesto Calende, Angera e Lago Maggiore, la bella mostra allestita in Sala Veratti vede in esposizione trenta incisioni realizzate nell'atelier di Antonio Canova tra Sette e Ottocento che riproducono i capolavori del grande maestro.
 
Elogio della classicità – "Canova è stato "tradotto" – ci spiega il curatore della mostra Marco Albertario –  esattamente come nel XVIII e XIX secolo venivano tradotti, da Vincenzo Monti, Ugo Foscolo o dall'abate Cesarotti, i classici della letteratura. Anche grazie a quei lavori di traslazione letteraria, oggi noi conosciamo l'Odissea, l'Iliade e l'Eneide. Alla stessa maniera, i capolavori scolpiti di Canova vengono tradotti su fogli di carta con codici perfetti di linee e segni. Ne sortiscono capolavori eccelsi, realizzati ad uso e consumo di collezionisti e di allievi di accademie. Ma non solo".

"Non appaia quindi banale ricordare che in una

Un particolare di una delle incisioni in mostraUn particolare di una delle
incisioni in mostra

Lombardia ricca di tesori e idee è sempre difficile promuovere iniziative che mettono in risalto il patrimonio d'arte disponibile, troppo spesso nascosto o poco esposto, non sempre per la mancanza di fondi, ma anche per le difficoltà che i promotori devono superare per allestire queste iniziative. (…) Da anni le iniziative culturali dell'Accademia Tadini proseguono con l'intendimento di valorizzare il patrimonio dell'istituzione che, fondata nel 1829, è uno tra i più antichi musei della Lombardia", scrive Roberto Forcella, Presidente dell'Accademia Tadini.

Bella e molto valida rassegna; certamente una fra le migliori di Sala Veratti, nelle ultime stagioni. La mostra, che riunisce lo strepitoso nucleo di incisioni, è una buona occasione perchè l'occhio possa cogliere ogni particolare, ogni minimo dettaglio, ogni piega dei panneggi dei personaggi. Plauso meritatissimo e doverosissimo al Conservatore dei Musei Civici Daniele Cassinelli (è suo l'affondo, in catalogo, intitolato "Appunti su Varese tra Sette e Ottocento") e all'architetto Antonio Bandirali. E a margine di tutto, segnaliamo che la mostra è a ingresso gratuito e che il bel catalogo è acquistabile a soli 12 Euro. Davvero non male, visti i tempi di magra.

In allegato l'intervista al curatore della mostra.

CANOVA TRADOTTO
Incisioni di Antonio Canova nelle collezioni dell'Accademia Tadini, Lovere

Dal 6 novembre all' 8 gennaio 2012
Varese, Sala Veratti, Via Veratti, 20
Organizzazione a cura di Comune di Varese e Varesevive in collaborazione con l'Accademia Tadini di Lovere
Orari: da martedì a domenica, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.30
Ingresso libero