Maria della Pace in Milano
Giovanni Migliara e Carlo Canella rappresentano la piazza del Duomo com'era prima delle demolizioni e dell'ampliamento realizzati dopo l'Unità d'Italia, mostrando una grande sensibilità anche per gli aspetti sociali e le attività che vi si svolgevano.
Per il numero e la qualità delle opere presenti costituisce un insieme eccezionale la serie di vedute del solenne e suggestivo interno del Duomo, realizzate da pittori che, come Migliara, Luigi Bisi e Angelo Inganni, sono stati protagonisti riconosciuti a livello europeo di quella che veniva definita la pittura prospettica. Tra questi capolavori assume un particolare rilievo l'Interno del Duomo di Milano, un dipinto straordinario per il suo originale taglio prospettico, eseguito nel 1840 da Bisi su commissione dell'imperatore Ferdinando I d'Austria che, venuto a Milano nel 1838 per farsi incoronare re d'Italia, voleva un ricordo del luogo dove era avvenuta quella fastosa cerimonia. Una diversa angolazione caratterizza l'altrettanto spettacolare veduta di Inganni, dove i
Duomo, 1819
raffinati giochi di luce mettono in risalto le figure, tutte ben caratterizzate come fossero i ritratti di personaggi reali.
Alla precisione quasi scientifica nella restituzione dell'architettura e alla strabiliante messa a fuoco di ogni dettaglio che caratterizzano gli interni di Migliara, Bisi e Inganni, subentra nella seconda metà del secolo, con Filippo Carcano e Arturo Ferrari, una pittura più sintetica, che punta invece sugli effetti di luce e le atmosfere suggestive.
Il Duomo di Milano visto dalla corsia dei Servi di Pierre Henry Theodor Tetar van Elven rappresenta il contrasto tra la Milano antica e quella moderna, il cui simbolo sono i nuovi magazzini Bocconi, primo esempio in Italia di vendita su larga scala di prodotti di ogni genere sull'esempio dei parigini Bon Marché, La Samaritaine e
Duomo di Milano, 1888
Louvre. Realizzati nel 1899, diventeranno, dopo la ricostruzione seguita all'incendio della notte di Natale del 1918, "La Rinascente", nome suggerito da Gabriele d'Annunzio.
Altri suggestivi scorci di una Milano popolare, che oggi non è più riconoscibile, si ritrovano nella poetica Veduta della Chiesa di Santa Maria della Pace in Milano di Carlo Canella, e in particolare nello straordinario dipinto di Angelo Trezzini, La passeggiata del giovedì, dove una vivace scena di vita popolare è ambientata in un luogo, oggi molto cambiato, all'ingresso del Fopponino (dal termine milanese "foppa", fossa), un cimitero suburbano istituito durante la peste del 1630. Sulla destra appare la facciata della chiesa seicentesca, tuttora esistente, dedicata ai santi Giovanni e Carlo, titolari del cimitero.
L'oratorio rappresentato al centro è stato successivamente distrutto e sostituito dalla chiesa di San Francesco, edificata nel 1963 su progetto di Gio Ponti.